Ma chi sono i cherubini? Qual è il loro ruolo e la loro importanza nella tradizione cristiana?
Innanzitutto, va detto che i cherubini sono considerati una delle classi di angeli più elevate. Nel libro di Ezechiele, nella Bibbia, vengono descritti come creature potenti e maestose, con quattro ali, quattro facce (quella di un uomo, di un leone, di un bue e di un’aquila) e quattro zampe. La loro funzione principale è quella di custodi del trono di Dio e della sua gloria.
Inoltre, i cherubini sono legati alla figura di Lucifero, il “portatore di luce” che ribellandosi a Dio diventa Satana. Secondo la tradizione, Satana era un angelo tra i più belli e intelligenti, un cherubino che venne corrotto dall’orgoglio e dalla disobbedienza.
Ma torniamo ai cherubini nella loro forma più comune, quella che si vede spesso nei dipinti e nelle chiese. Questi cherubini sono spesso rappresentati con due ali (non quattro), e con un viso umano su cui spunta un paio di piccoli astucci, con l’attitudine del bambino che sta per scoprire qualcosa di sorprendente.
In questa forma, i cherubini sono considerati gli angeli dell’amore e della bellezza. Sono spesso associati alla figura di San Valentino e al concetto di amore romantico. Inoltre, sono anche considerati gli angeli della musica e del canto: è infatti comune raffigurarli sulle canne dell’organo nelle chiese.
Ma perché “I serafini ne hanno sei”? Semplicemente perché spesso, nelle raffigurazioni artistiche, i cherubini sono confusi con i serafini, un’altra classe di angeli presente nella tradizione cristiana. I serafini sono descritti come creature con sei ali, che stanno appollaiate attorno al trono di Dio e intonano un canto di lode e adorazione. Per questo motivo, molte persone pensano erroneamente che anche i cherubini abbiano sei ali.
In realtà, i cherubini sono creature diverse dai serafini, e la loro figura ha una simbologia e un significato diversi. La loro presenza nelle chiese e nelle rappresentazioni cristiane è ancora oggi molto forte, e continua ad affascinare e a ispirare artisti e fedeli di tutto il mondo.
“I serafini ne hanno sei”. Una frase semplice ma che racchiude in sé tanta bellezza e mistero. E chissà che, la prossima volta che vedrete un cherubino in un dipinto o in una chiesa, non vi fermiate un attimo a riflettere sulla loro storia e sulla loro importanza nella tradizione cristiana.