I missili nucleari della Russia rappresentano una delle maggiori potenze militari a livello mondiale. La loro presenza rappresenta una costante fonte di preoccupazione per molti paesi, mentre altri li ritengono fondamentali per la difesa nazionale. Ma quanti missili nucleari possiede realmente la Russia? Cerchiamo di fare chiarezza su questo punto.
Innanzitutto, va detto che il numero esatto di missili nucleari russi è un segreto di Stato. Tuttavia, secondo alcune stime, il paese possiede circa 6.500 testate nucleari, distribuite su un totale di 1.600 missili balistici intercontinentali (ICBM) e missili balistici lanciati da sottomarini (SLBM). Questi ritengono che la Russia sia il paese con il più grande arsenale nucleare al mondo dopo gli Stati Uniti.
I missili balistici intercontinentali (ICBM) sono considerati la componente principale dell’arsenale nucleare russo. Attualmente, sono operativi tre tipi di ICBM: il RS-24 Yars, il RS-12M2 Topol-M e l’R-36M2 Voevoda, comunemente noto come Satana.
Il RS-24 Yars è un missile a tre stadi in grado di trasportare fino a dieci testate nucleari indipendenti e con una gittata di circa 12.000 chilometri. Questo missile è considerato particolarmente versatile, in quanto può essere lanciato da una piattaforma mobile terrestre o da un sottomarino.
Il RS-12M2 Topol-M è un missile a tre stadi che può trasportare una testata nucleare con una gittata di circa 11.000 chilometri. È considerato un’evoluzione del missile Topol, con migliorie in termini di precisione e capacità di penetrazione delle difese avversarie.
L’R-36M2 Voevoda è il più grande missile balistico intercontinentale al mondo. È in grado di trasportare fino a dieci testate nucleari indipendenti e ha una gittata di circa 16.000 chilometri. Questo missile rappresenta ancora un’importante componente dell’arsenale nucleare russo, anche se si sta pianificando di sostituirlo con il nuovo missile Sarmat.
Oltre agli ICBM, la Russia dispone anche di missili balistici a medio raggio, come ad esempio il missile Iskander-M. Questo sistema di lancio mobile può trasportare testate nucleari o convenzionali a una distanza massima di circa 500 chilometri. È considerato particolarmente pericoloso per i paesi vicini alla Russia, in quanto la sua velocità e manovrabilità riducono il tempo di reazione e la capacità difensiva.
Infine, i missili balistici lanciati da sottomarini (SLBM) rappresentano un’altra importante componente dell’arsenale nucleare russo. Attualmente, i sottomarini classe Borei, armati con missili Bulava, costituiscono il principale mezzo di lancio SLBM. Ogni sottomarino può trasportare fino a 16 missili balistici, ognuno dei quali può trasportare fino a dieci testate nucleari indipendenti.
In conclusione, i missili nucleari della Russia costituiscono un importante deterrente per la difesa nazionale. Sebbene il numero esatto di missili sia un segreto di Stato, si stima che la Russia possegga circa 6.500 testate nucleari, distribuite su un totale di 1.600 ICBM e SLBM. La loro presenza rappresenta una costante preoccupazione per la comunità internazionale, ma al contempo sono un elemento cruciale per la sicurezza del paese.