Mi svegliai un mattino con la sorpresa della mia vita: un cavallo bianco e magnifico nella mia prato antistante. Incapace di credere ai miei occhi, mi affrettai ad indossare i miei indumenti da equitazione e raggiunsi subito il misterioso visitatore.
Il mio cuore balzò dal petto quando lo vidi, con la sua criniera fluente e gli occhi vivaci, puro ed elegante come un unicorno uscito dalle favole. Adottando un atteggiamento protettivo e premuroso, lo accarezzai dolcemente per rassicurarlo. Immediatamente, il connubio tra me e il cavallo fu evidente, come se il destino ci avesse uniti in quel preciso momento.
Decisi di chiamarlo Zephyr, come il vento che trasporta il potere della libertà. Era un nome adatto per il mio nuovo compagno temporaneo. Mi resi conto che questo incontro casuale poteva essere una delle occasioni eccezionali nella vita, un segno divino diretto alla realizzazione dei miei desideri più profondi.
Negli anni, avevo rinunciato al mio sogno di possedere un cavallo per via delle circostanze della vita. Tuttavia, con Zephyr lì avrei finalmente avuto l’opportunità di cavalcare, di sentire il vento tra i miei capelli e la sensazione di libertà che solo un equino sa donare. Avrei finalmente potuto realizzare il mio sogno di bambino.
Passeggio dopo passeggiata, Zephyr divenne parte integrante della mia vita. Ogni mattina, ci svegliavamo all’alba per andare a correre nei campi aperti, solo io e lui. Attraversavamo foreste e colline, lasciandoci trasportare dalla bellezza della natura circostante. Avevo trovato un compagno fedele, un amico che mi faceva sentire completo.
La nostra intesa cresceva di giorno in giorno, le mie abilità di guida miglioravano in modo esponenziale e mi sentivo sempre più sicuro sul suo dorso. Era come se Zephyr mi dia insegnamenti segreti, facendomi sentire parte integrante del suo mondo, di questa meravigliosa creazione della natura.
Le settimane si trasformarono in mesi, e il nostro legame si consolidò sempre di più. Il tempo trascorso insieme diventò una parte essenziale della mia routine quotidiana. Non passava giorno senza una lunga galoppata, una corsa libera attraverso gli spazi aperti, una pausa dalla realtà e dai suoi vincoli.
Finché un giorno, come in un sogno, Zephyr scomparve dal prato. Mi svegliai e rimasi immobile, sbalordito dal suo improvviso abbandono. Mi sentivo vuoto, come se un pezzo del mio essere fosse scomparso. Ogni giorno passato montando quel cavallo era stato un dono, un privilegio che ora mi veniva improvvisamente tolto.
Non ho idea di dove Zephyr sia andato, ma so che il nostro incontro è stato un regalo temporaneo, che va oltre le arginature della nostra esistenza. Ora rimane solo nella mia memoria, come il ricordo di un amore lontano che ha lasciato un’impronta indelebile nel mio cuore.
Ho imparato che i sogni sono sfuggenti e che le speranze sono spesso effimere. Ma questo incontro unico mi ha insegnato anche a sognare, a cercare la bellezza nascosta tra le pieghe della realtà, a godere della compagnia di un compagno temporaneo che ha dato colore alla mia vita.
Zephyr, ovunque tu sia, ti sarò sempre grato per questa breve parentesi di eternità. Sei stato un prezioso regalo che la vita mi ha concesso e che continuerà a vivere nel mio cuore, alimentando i miei sogni e lasciandomi voglia di inseguirli, sempre.