Non c’è niente di più rassicurante che vedere un film o leggere un libro in cui i protagonisti hanno un lieto fine. Sì, il tema del “happy ending“, o “lieto fine”, può sembrare banale o addirittura scontato, ma forse proprio per questo motivo è così importante. Nella vita reale, infatti, non sempre il nostro futuro è così prevedibile o roseo; potremmo perdere persone care, fallire nel lavoro o scontrarci con insormontabili difficoltà. È per questo che è bello, ogni tanto, immergersi in storie in cui tutto finisce bene.

Ci sono diversi esempi di “happy endings” nella storia della letteratura e del cinema, partendo da classici come “Cenerentola” o “Romeo e Giulietta”. Ancora oggi, molte opere scelgono di sfruttare questo tema, come ad esempio i romanzi di Nicholas Sparks o i film Disney. Sì, alcune persone potrebbero considerare queste storie come banali o poco realistiche, ma la verità è che c’è un valore intrinseco nel “happy ending”.

Innanzitutto, il lieto fine è una sorta di ricompensa per lo spettatore o il lettore. Dopo aver seguito le vicissitudini dei personaggi, dopo aver sentito il loro dolore e le loro frustrazioni, l’arrivo del finale felice ci fa sentire come se avessimo raggiunto un obiettivo insieme a loro. Ci dà una sensazione di soddisfazione e di pace interiore, come se tutto il tempo e l’impegno che abbiamo investito nella storia fossero valsi la pena.

Inoltre, il “happy ending” rappresenta una sorta di speranza. Mentre la vita può essere difficile e a volte spaventosa, il lieto fine ci ricorda che ci sono ancora motivi per cui vale la pena lottare, per cui vale la pena impegnarsi. Ci indica che, nonostante le difficoltà, il futuro può essere radioso e pieno di opportunità. In un certo senso, il “happy ending” rappresenta una sorta di promessa che la felicità è possibile.

Naturalmente, ci sono ancora molti critici che considerano il “happy ending” come una scelta facile o superficiale. La realtà, tuttavia, è che ci sono molti modi per interpretare e utilizzare questo tema. Il lieto fine può essere incluso in una storia come un contrappeso allo spettacolare fallimento di un personaggio. Può essere usato come mezzo per comunicare l’importanza dell’amore, dell’amicizia o della famiglia. In altre parole, il lieto fine può essere integrato in una storia in modo che abbia un significato più profondo rispetto alla superficie.

Infine, è importante sottolineare che il “happy ending” non deve necessariamente essere perfetto o senza difetti. Alcuni degli “happy endings” più memorabili della storia hanno ancora avuto il loro racioncino di perdite o sacrifici. Tuttavia, questo non ha impedito loro di essere ancora straordinariamente soddisfacenti e potenti. Ciò sottolinea il fatto che il lieto fine può e deve essere ibrido e articolato nella vita reale, ma la speranza e la ricompensa che porta sono comunque vitali.

In sintesi, il “happy ending” è un tema importante e valida. Può sembrare banale o superficiale, ma in realtà è un potente strumento narrativo che può fornire soddisfazione, speranza e una sensazione di realizzazione. Non importa quale sia la tua opinione sul lieto fine, non c’è dubbio che ci saranno sempre storie con un lieto fine da raccontare e da amare.

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