La sua formazione culturale fu influenzata dal simbolismo francese e dalla poesia decadente, come dimostrato dalla raccolta “La via del rifugio”, pubblicata nel 1907 e anticipatrice di molte delle tematiche della successiva produzione poetica di Gozzano.
Nel 1911 pubblicò la raccolta “I colloqui”, una serie di poesie dialogiche in cui si avverte la presenza della corrente crepuscolare, tipica dell’ambientazione di una società borghese e aristocratica in corso di dissolvimento. In quest’opera sono presenti anche i temi dell’incertezza e dell’angoscia esistenziale, tipici della letteratura dell’epoca.
Nel 1913 pubblicò “La via del rifugio”, che rappresenta una tra le raccolte più significative della produzione di Gozzano. La raccolta, stilisticamente influenzata dallo stile simbolista francese, rappresenta un’opera dalle atmosfere magiche e oniriche, in cui si alternano riflessioni sulla vita e la morte, l’amore e la solitudine.
“Recondita armonia”, pubblicato nel 1914, è invece una raccolta più intimista, incentrata sulla riflessione sulla bellezza e sulla poesia stessa. In quest’opera, Gozzano fa proprio il concetto di “arte come vita” (l’idea che l’arte sia qualcosa di assolutamente vitale e necessario per il nostro esistere) e si avvicina al concetto di “nuovo meraviglioso” della poesia italiana, che prevede la ricerca di nuove forme espressive più libere e spontanee rispetto alla tradizione.
Con “La golpe amara”, del 1915, Gozzano si avvicina invece alle tematiche sociali e politiche, rappresentando un significativo cambio di rotta rispetto alla produzione precedente. In quest’opera, infatti, il poeta esprime il suo dissenso nei confronti della guerra e del nazionalismo, con una forte denuncia dell’ingiustizia sociale e delle disuguaglianze.
Tra le altre opere significative di Gozzano ricordiamo la raccolta “Verso la cuna del mondo” (1917), composta da poesie ispirate ai viaggi del poeta in India, e “L’orizzonte infinito” (1917), una raccolta di poesie incentrate sulla ricerca interiore e la spiritualità.
Guido Gozzano morì improvvisamente a soli 31 anni, nel 1916, lasciando una produzione poetica di grande rilevanza per la letteratura italiana del Novecento. Il suo stile delicato e malinconico, la sua attenzione ai dettagli e la sua sottile ironia hanno ispirato e influenzato molti altri autori della sua epoca e delle generazioni successive.