Il Goliath fu creato con una corazzatura pesante e una potente motorizzazione che lo rendevano un’arma imponente. La sua progettazione lo rese uno dei mezzi corazzati più potenti dell’epoca, capace di resistere alle granate e alle mine, e fu utilizzato per distruggere le fortificazioni nemiche impedendone il passaggio alle truppe nemiche.
Il suo studio fu effettuato ancora prima che la Seconda Guerra Mondiale iniziasse e fu sviluppato dalla ditta tedesca Borgward. Il suo nome deriva dalla leggenda biblica dove Davide sconfigge il gigante Golia e questo tank imperante e poderoso era un simbolo della superiorità tedesca nella guerra.
Il Goliath della Borgward fu utilizzato con successo da entrambe le parti della guerra, tuttavia, fu un mezzo che causò molte vittime delle truppe tedesche stesse. Nonostante fosse estremamente potente, il Goliath non era in grado di trasportare truppe, il suo unico scopo era quello di aggirare le difese nemiche e di distruggerle. Non a caso viene definito “veicolo da demolizione” o “veicolo suicida”, perché una volta che veniva attivato, non era più possibile fermarlo.
Le sue dimensioni, 1,5 metri di lunghezza e circa 824 chili di peso, lo rendono poco maneggevole e poco manovrabile, ma la sua potenza e la sua corazzatura lo rendevano praticamente invincibile anche alle munizioni più pesanti dell’epoca. Il Goliath fu anche utilizzato come arma di terrore, infatti, la sua apparizione sul campo di battaglia era spesso sufficiente per spaventare le truppe nemiche.
L’operatore che controllava il Goliath era solitamente un membro del personale delle truppe speciali tedesche. Il mezzo era equipaggiato con una telecamera posta sulla sommità che permetteva all’operatore di controllarne i movimenti e di orientarlo verso i bersagli che avrebbe dovuto distruggere. Il Goliath conteneva dodici chili di esplosivo fuse in modo da provocare la massima distruzione possibile.
Il Goliath dovette fare i conti con i problemi tecnici. La sua batteria, ad esempio, aveva un’autonomia limitata e doveva essere riparato sul campo di battaglia, il che lo rendeva vulnerabile agli attacchi nemici. Inoltre, data la sua corazzatura pesante, il suo peso ridotto, la necessità di leggerezza, non gli consentiva movimenti agevoli o superamento di muri e/o fossati.
Malgrado questi problemi, il Goliath rimane un pezzo storico della seconda guerra mondiale, un forte simbolo della supremazia tedesca in guerra. Il suo carattere “militare” lo rende il mezzo ideale per le scelte degli appassionati di storia e per le ricostruzioni storiche. A oggi il modello di questo carro armato è presente in molti musei del mondo, dove viene utilizzato come pezzo da esposizione e riferimento nei campi di studio.
La storia del Goliath, per quanto cruda e attuale sia la vicenda, ci tramanda ancora oggi, dopo oltre settant’anni, l’immagine di un mezzo blindato capace di spaventare le truppe nemiche, un mezzo dall’aspetto mostruoso ma, allo stesso tempo, elettrizzante. Un simbolo del coraggio e della bontà o dell’assoluta devastazione, a seconda del punto di vista.