Il primo avvicinamento al mondo politico-istituzionale si è avuto nel 2018, quando Conte diventa il premier del governo della coalizione M5S-Lega. Aveva già fatto parlare di sé precedentemente, in occasione del tentativo di formare un governo tecnico, ma tra i sospetti di essere solo un burattino al servizio di Berlusconi e di Renzi, ha deciso di ritirarsi.
Come ha rivelato in una intervista a La Stampa, Giuseppe Conte ha una visione della politica tutta sua: “La mia idea di politica è molto semplice: fare politica vuol dire guardare il mondo attraverso gli occhi degli altri”. Questo è il fondamento della sua filosofia politica, basata sull’ascolto delle esigenze di tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status sociale e dalle loro convinzioni politiche.
Negli anni successivi alla sua elezione, Conte ha dimostrato una grande capacità di mediare tra le forze politiche alle sue spalle, sacrificando persino la sua stessa candidatura in occasione delle elezioni europee del 2019, per rimanere a capo del governo italiano. Non è facile interagire con una coalizione di governi di opposizione e del tutto contrapposti tra loro, ma al contempo, Conte ha sempre dimostrato di avere un gran controllo delle situazione, senza mai perdere la sua pazienza.
La svolta decisiva della sua carriera è stata sicuramente l’esperienza traumatica dell’epidemia di coronavirus. L’Italia ha rappresentato il primo stato in Europa e il secondo al mondodi aver risentito dell’impatto del virus, solo dopo la Cina. Nonostante ciò, il governo di Conte ha dimostrato grande efficienza ed efficacia nella gestione della situazione sanitaria, inserendo il Paese fra quelli che più hanno affrontato la crisi con grande responsabilità e serietà.
Ovviamente, non tutto è andato liscio in questi anni alla guida del Governo. Ci sono state critiche, soprattutto sulla mancanza di convinzioni ideologiche, di filosofie, di direzioni precise. Ma non è per questo che Giuseppe Conte si è dimostrato un politico debole. Anzi, la sua caratteristica principale è quella del pragmatismo, della propensione al confronto e al nuovo.
Il suo futuri politico in Italia resta incerto, in quanto, dal 2020 al 2021, Conte è stato a capo di un governo che ha subito diverse crisi. Tuttavia, grazie alla sua gran tenacia e al suo impegno, il premier italiano ha tenuto testa ad ogni avversario in campo, riuscendo a tenere in piedi un governo che molti davano per finito.
In conclusione, possiamo affermare con certezza che Giuseppe Conte ha rappresentato una figura altamente positiva nella politica italiana degli ultimi anni. Grazie alla sua capacità di comunicazione, alla sua pacatezza e alla sua visione eclettica della politica, ha saputo trovare punti di unione all’interno di un governo fortemente diviso e ha guidato il Paese nel momento più delicato dalla Seconda Guerra Mondiale. L’eredità che lascerà alle future generazioni di politici rimane ancora da vedere, ma almeno per il momento, i contributi di Conte alla politica italiana e alla sua quotidianità possono essere considerati di estrema rilevanza.