La figura di Gilda Giuliani, vedova di Enrico Berlinguer, è ancora oggi avvolta in un’aura di mistero e di grande fascino. Sposata nel 1963 con l’illustre leader del Partito Comunista Italiano, Gilda è stata una presenza costante ai suoi fianchi durante gli anni bui degli anni di piombo fino alla sua morte, avvenuta nel 1984.
A seppellire Berlinguer il 13 giugno di quell’anno, la sua Gilda. Una figura delicata e riservata, una donna che ha cercato sempre di mantenere la sua vita privata fuori dall’occhio pubblico. Giuliani è sempre stata molto attenta a non divulgare informazioni sulla sua vita privata, ma la sua figura è diventata una delle più amate dalla gente ordinaria.
Nata a Firenze nel 1935, Gilda ha trascorso la sua infanzia in una famiglia di piccoli industriali, ma la sua passione per la politica e per l’impegno sociale l’ha portata ad abbandonare la sua vita borghese e ad entrare nel mondo del lavoro come insegnante di scuola. In questo ambiente ha conosciuto Enrico Berlinguer, dal quale si è innamorata immediatamente.
La loro storia d’amore ha portato alla nascita di tre figli, Laura, Valentina e Andrea, che oggi continuano a voler mantenere il ricordo della madre sempre vivo e attuale. Gilda aveva però mille vite oltre quella familiare. Era una donna coraggiosa che ha vissuto le tensioni del periodo storico più travagliato e conflittuale della recente storia italiana.
Nel corso degli anni, Gilda ha lavorato per difendere i lavoratori e per garantire loro diritti essenziali come la libertà di espressione e la dignità umana. Allo stesso tempo, si è prodigata per sostenere il movimento femminista ed è stata una delle fondatrici del Centri Donne della CGIL, un organismo che si occupa di promuovere l’emancipazione delle donne nella società italiana.
Eppure, nonostante la sua vita intensa e ricca di impegni sociali e politici, Gilda è sempre riuscita a mantenere un profilo basso, evitando inutili clamori e polemiche. È stata una protagonista silenziosa della storia d’Italia, una donna che ha vissuto la politica con passione e con profonda sincerità, lasciando una traccia indelebile nella memoria collettiva degli italiani.
A 35 anni dalla sua morte, la figura di Gilda Giuliani continua ad essere oggetto di studi e di ricerche da parte degli storici e dei ricercatori. Il suo nome, infatti, è legato a quello di uno dei momenti più drammatici della storia recente del nostro paese, ma anche alla ricostruzione di uno dei percorsi di lotta più importanti e significativi del movimento operaio italiano.
Ma quale fu il legame reale tra Gilda e Berlinguer? La loro unione, come si è detto, nasce dalla passione per la politica ma la figlia Valentina, in un’intervista rilasciata lo scorso anno, ha svelato un altro lato della storia d’amore dei genitori.
La depressione che ha colpito Berlinguer nel 1973, quando è stato ricoverato per il malore che aveva contratto, aveva indubbiamente messo a dura prova il rapporto tra i due. Ma Gilda non si era mai arresa: aveva continuato ad amare il marito e a supportarlo anche nei momenti di maggior difficoltà, senza mai chiedere nulla in cambio.
La sua figura, delicata e riservata, continua ad essere per molti un esempio di coraggio e determinazione. Con la sua tenacia, Gilda Giuliani ha dimostrato che i valori della solidarietà e della giustizia possono essere la vera forza trainante della storia, in ogni epoca e in ogni luogo.