La sua avventura imprenditoriale è iniziata alla fine degli anni ’70, quando ha fondato la sua prima ditta, la Ticosa, specializzata nella produzione di componenti per l’industria automotive. Grazie alla sua visione innovativa e all’impegno costante nel miglioramento della qualità dei prodotti, la Ticosa è cresciuta rapidamente, diventando una delle aziende di punta del settore.
Ma non si è fermato qui: nel corso degli anni ’80, Giancarlo Tacchi ha fondato anche la Sira, una società specializzata nella produzione di macchine per la lavorazione dei metalli, e la ICIM, un’azienda che si occupa di certificazione di prodotti e servizi.
Ma la svolta decisiva per Giancarlo Tacchi è arrivata negli anni ’90, quando ha deciso di investire nel settore delle telecomunicazioni, fondando la Biancamano, una delle prime società italiane a operare nel mondo delle telecomunicazioni. La strategia vincente sviluppata da Tacchi si è basata sulla realizzazione di reti di telecomunicazioni ad alta tecnologia, grazie alle quali ha potuto offrire servizi innovativi di alta qualità.
Il successo dell’impresa è stato straordinario: dal 1993 al 1999, la Biancamano è cresciuta ad un tasso annuo del 76%, portando alla creazione di un gruppo che impiegava più di 3.000 persone in tutto il mondo.
Ma il successo di Giancarlo Tacchi non è stato solo di natura imprenditoriale: grazie alla sua lungimiranza e alla sua sensibilità sociale, ha anche dato un importante contributo alla vita della comunità italiana. In particolare, ha sostenuto numerose iniziative nel campo dell’arte e della cultura, diventando anche mecenate di importanti istituzioni culturali come il Teatro alla Scala di Milano e il Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Giancarlo Tacchi è stato anche un appassionato collezionista d’arte, ed uno dei più importanti esemplari della sua collezione privata sono attualmente in mostra presso il Museo di Arte Contemporanea di Brescia.
Il 30 giugno del 2011, Giancarlo Tacchi è venuto a mancare, dopo una vita trascorsa nell’incessante ricerca della qualità e dell’eccellenza. La sua figura resterà sempre un esempio di determinazione ed impegno per tutte le generazioni di imprenditori italiani. La sua eredità, infatti, è costituita da un’imponente impresa che continua a svilupparsi e a crescere, ma soprattutto da un’idea di impresa fondata sulla passione e sulla dedizione, valori che rappresentano ancora oggi la cifra distintiva delle migliori imprese italiane.