Giancarlo Golzi è stato uno dei batteristi più importanti della scena musicale italiana. Nato a Milano nel 1952, Golzi ha suonato con molte band dalla fine degli anni ’70 fino alla sua scomparsa nel 2018.

Il primo gruppo con cui ha suonato è stato i Mat 65, una band che faceva parte della scena punk italiana. Nel 1977 Golzi è diventato il batterista dei versiliesi Nomadi, rimanendo con loro per diversi anni e partecipando alla registrazione di molti dei loro successi.

Dopo aver lasciato i Nomadi, Golzi ha fondato la sua band, i Teclados, con cui ha pubblicato due album. Nel 1994 ha collaborato con il chitarrista Stefano Barzan per il progetto “Diavoli & Angeli”, una rock opera su Giovanni Paolo II.

Ma è probabilmente con le due band che hanno ottenuto maggior successo che Golzi è diventato famoso: i Matia Bazar e i Litfiba.

Golzi ha suonato nei Matia Bazar dal 1992 al 2004, diventando il loro batterista fisso. Con loro ha registrato molti dei loro album più famosi, tra cui “Red Corner”, “Brivido Caldo”, “Dolce Canto” e “Brutto Anatroccolo”.

All’inizio del 2006 Golzi ha lasciato i Matia Bazar per unirsi ai Litfiba, band di culto della scena rock italiana. Con loro ha partecipato alla registrazione di “Elettromacumba”, “Stato Libero di Litfiba” e “Grande Nazione”, album che sono stati un grande successo.

Il suo stile di batteria è stato descritto come “colorato”, con molti tocchi latino e influenze funk e jazz. Era noto per la sua grande abilità tecnica, ma anche per la sua capacità di suonare in modo semplice e diretto, al servizio della canzone.

Golzi è morto il 12 febbraio 2018, all’età di 65 anni, a causa di un’emorragia cerebrale. La sua morte ha destato grande sgomento tra i fan della musica italiana, che hanno voluto rendere omaggio al grande batterista.

Ci sono state varie iniziative per celebrare la sua figura, tra cui un concerto tributo a Milano nel novembre 2018, in cui molti artisti italiani hanno suonato le sue canzoni.

Giancarlo Golzi è stato un grande musicista, che ha contribuito a definire il suono della musica italiana degli ultimi decenni. La sua scomparsa è stata una grande perdita per il mondo della musica, ma la sua eredità artistica continuerà a vivere attraverso le sue registrazioni e le sue performance memorabili.

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