La ghiandola sottomandibolare è una delle tre ghiandole salivari maggiori presenti nell’area della testa e del collo. Questa ghiandola rientra all’interno del gruppo delle ghiandole salivari a secrezione mista, essendo responsabile sia della produzione di saliva serosa che mucosa. La sua ubicazione si trova appena sotto la mandibola, nella fascia sottomandibolare, da cui deriva il suo nome.
Dal punto di vista anatomico, la ghiandola sottomandibolare è suddivisa in due parti principali: la porzione profonda e la porzione superficiale. La porzione profonda si trova all’interno del cavo orale, precisamente sotto la lingua, mentre la porzione superficiale è localizzata nella parte esterna della mandibola, lateralmente alla lingua.
La funzione della ghiandola sottomandibolare è quella di produrre e secernere la saliva, che svolge un ruolo fondamentale nel processo di digestione. La saliva contribuisce alla lubrificazione del cibo durante la masticazione, facilitando così il passaggio attraverso l’esofago. Inoltre, la saliva contiene enzimi che iniziano la digestione dei carboidrati già a livello della bocca.
I disturbi che possono colpire la ghiandola sottomandibolare sono vari, e spesso sono caratterizzati da sintomi come dolore, gonfiore e difficoltà a deglutire. Uno dei disturbi più comuni è la calcolosi sottomandibolare, caratterizzata dalla presenza di calcoli o calcolosi all’interno dei dotti salivari. Questi calcoli possono causare ostruzione del flusso di saliva, provocando infiammazione e dolore nella zona interessata.
La parotite, nota anche come oreillons, è un’altra condizione che può coinvolgere la ghiandola sottomandibolare. Questa malattia virale può causare l’infiammazione delle ghiandole salivari, tra cui la sottomandibolare, portando a sintomi come dolore e swellling sotto la mandibola.
Alcuni casi di tumori possono anche interessare la ghiandola sottomandibolare. Sebbene sia raro, il carcinoma sottomandibolare può svilupparsi all’interno della ghiandola e richiedere un trattamento adeguato. È fondamentale consultare un medico se si sperimenta qualsiasi tipo di anomalia nella zona della ghiandola sottomandibolare, come un nodulo che si forma o persiste nel tempo.
Per diagnosticare i disturbi della ghiandola sottomandibolare, vengono solitamente utilizzate diverse tecniche diagnostiche. Tra queste annoveriamo la palpazione della zona interessata per rilevare eventuali gonfiori o anomalie, l’ecografia per valutare la morfologia e la struttura della ghiandola, e talvolta l’utilizzo di tecniche di imaging come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM).
Il trattamento dei disturbi della ghiandola sottomandibolare dipende dalla causa specifica del disturbo. Nei casi di calcolosi sottomandibolare, ad esempio, possono essere necessari interventi chirurgici per rimuovere i calcoli da uno o entrambi i dotti salivari. Per quanto riguarda le infezioni virali come la parotite, il trattamento è principalmente sintomatico, con il controllo del dolore e il riposo adeguato.
In conclusione, la ghiandola sottomandibolare è di fondamentale importanza per la produzione di saliva e il processo di digestione. I disturbi che colpiscono questa ghiandola possono provocare sintomi dolorosi e necessitare di un trattamento adeguato. Si consiglia sempre di consultare un medico se si sospettano anomalie o sintomi nella zona della ghiandola sottomandibolare, per una diagnosi e un trattamento precisi.