“I gesti di : credenze antiche o tradizioni irrazionali?”

La superstizione è una componente della nostra cultura che spesso ci accompagna vita quotidiana. Uno dei modi più comuni per esprimere questa superstizione è attraverso i gesti di buon auspicio o di protezione. Sono gesti compiuti con la convinzione che possano portare fortuna o allontanare il male.

Alcuni gesti di superstizione sono così radicati nel nostro modo di agire che spesso li compiamo senza neanche rendercene conto. Ad esempio, il toccarsi i testicoli si vede una macchina dei vigili urbani. Questo gesto, spesso accompagnato da un’esclamazione di scherno, ha origini antiche e deriva dalla che toccare una parte del corpo maschile avrebbe potuto “risvegliare” la fortuna e allontanare il rischio di una multa.

Ma i gesti di superstizione non si limitano solo a paradossi del genere. Altri gesti di buon auspicio sono molto comuni in Italia, come ad esempio tocchi leggeri su oggetti, parti del corpo o persone, come sfiorare un ciondolo contro la pelle prima di un esame, baciare un gioiello prima di indossarlo per una serata importante o toccare il campanello di casa quando si esce per un appuntamento importante.

Alcuni ritengono che questi gesti siano solo tradizioni senza fondamento razionale, ma per molti altri hanno un valore simbolico e sentimentale molto forte. Per esempio, alcuni gesti di superstizione sono strettamente legati alla religione, come l’atto di toccare o baciare una medaglietta o un rosario. Per queste persone, fare questo gesto rappresenta un modo per onorare la propria fede e cercare protezione divina.

Tuttavia, ci sono anche gesti di superstizione che sembrano essere più specifici di una certa regione o cultura. Ad esempio, nel sud Italia, battere i pugni chiusi sul tavolo per allontanare la jella (sfortuna) o sfregare una patata sulla pietra di una casa nuova per auspici di prosperità. Questi gesti possono sembrare strani a qualcuno che non conosce la loro origine e il loro significato, ma per coloro che li compiono, sono una parte integrante della loro tradizione e credenza.

Ma quali sono le radici di questi gesti di superstizione? Molti esperti della storia delle religioni credono che questi gesti abbiano un legame con l’antropomorfismo, ovvero attribuire caratteristiche umane o poteri magici a oggetti o eventi naturali. Questo atteggiamento ha una lunga storia e può essere ricondotto ai tempi delle società primitive, quando l’uomo cercava spiegazioni per fenomeni naturali e incontrastabili, come la pioggia o il sole.

In conclusione, i gesti di superstizione sono una parte intrinseca della nostra cultura e tradizione. Sebbene possano sembrare strani o irrazionali a chi non è abituato a tali credenze, per molti sono un modo per onorare la propria fede, cercare protezione o attrarre buona fortuna. Che si tratti di toccare un oggetto o una parte del corpo, baciare un gioiello o battere i pugni sul tavolo, questi gesti rappresentano una connessione profonda con la storia e le credenze dei nostri antenati. Che si creda o meno nella loro efficacia, è innegabile che i gesti di superstizione siano un modo per celebrare la nostra cultura e il nostro passato.

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