Kafka nacque a Praga, allora parte dell’Impero austro-ungarico, nel 1883 in una famiglia ebraica di lingua tedesca. Dopo aver studiato legge, Kafka trovò lavoro come impiegato in un’agenzia assicurativa e trascorse gran parte nella loro vita. La metamorfosi, il suo più famoso romanzo, segue la vicenda di un uomo che si sveglia un giorno trasformato in un insetto gigante e disgustoso, conducendolo all’esclusione dalla sua famiglia. La sfiducia nell’autorità è un altro tema ricorrente nella sua scrittura. In “Il processo”, il protagonista viene arrestato e accusato di un reato non specificato da un misterioso tribunale che sembra avere un potere illimitato. Il romanzo è stato interpretato come una satira anti-burocratica e anti-totalitaria.
Il lavoro di Kafka è spesso associato al surrealismo. I suoi racconti sono pieni di immagini strane e surreali, come tutto ciò che riguarda i personaggi di “La metamorfosi”. Molte delle sue opere più famose sono caratterizzate da un linguaggio descrittivo e dettagliato, che crea atmosfere appesantite e angoscianti. Il suo stile di scrittura è stato talvolta descritto come “kafkaesco”, riferendosi a un senso di inquietudine e estraneità.
In definitiva, Kafka è uno dei più grandi scrittori della letteratura mondiale, ed è stato un precursore di molte delle tendenze letterarie del XX secolo. La sua scrittura rimane influente fino ad oggi ed è stata oggetto di numerose interpretazioni e adattamenti teatrali e cinematografici. La sua vita e la sua opera hanno lasciato un’impronta indelebile nella letteratura moderna e nel nostro modo di pensare alla condizione umana.