Franco Modigliani è stato un economista italiano naturalizzato americano, vincitore del premio Nobel per l’economia nel 1985, è stato uno dei maggiori esponenti della macroeconomia.

Nato a Roma nel 1918 da una famiglia ebraica, Franco Modigliani fu costretto a fuggire dall’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale a causa delle leggi razziali fasciste. Arrivato negli Stati Uniti, cominciò la sua carriera accademica presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT).

Modigliani fu uno dei primi economisti a criticare la teoria che sostenesse che le variazioni dei tassi di interesse fossero in grado di influenzare gli investimenti delle imprese. Al contrario, egli sostenne che l’investimento dipende soprattutto dalle aspettative sul futuro andamento dell’economia e sui ritorni che gli investimenti possono generare.

Sebbene fosse conosciuto soprattutto per la sua teoria sul ciclo di vita del consumo, la sua più grande contribuzione all’economia fu la dimostrazione dell’irrilevanza della struttura del capitale delle imprese, ovvero la teoria secondo cui la struttura del debito di un’impresa (cioè la percentuale di debito rispetto al capitale) non è rilevante per il suo valore.

La teoria dell’irrilevanza della struttura del capitale degli anni 1950-60 era in contrasto con la teoria tradizionale del debito, secondo cui la scelta tra debito e capitale sarebbe stata influenzata dalla tassazione, dal rischio e dal costo del debito e del capitale.

La teoria di Modigliani e Miller dimostrò che in un ambiente caratterizzato da un mercato efficiente, dove tutti gli investitori hanno accesso alle stesse informazioni, la struttura del capitale non avrebbe influenzato il valore dell’impresa: quando il debito aumenta, il costo del capitale aumenta in proporzione al rischio aggiunto dal maggiore debito.

In realtà, ciò che conta non è il debito totale dell’impresa, ma il flusso di cassa generato dal suo progetto di investimento: la generazione di cassa determina l’abbassamento del costo del capitale.

Modigliani è stato anche un pioniere nel campo della spesa pubblica e delle politiche fiscali, affermando che la spesa pubblica sarebbe stata utile per mantenere la piena occupazione. Egli riteneva che la spesa pubblica in un’economia Keynesiana avrebbe diffuso la ricchezza più equamente e determinato una crescita economica più sostenibile.

Franco Modigliani si dedicò alla ricerca accademica fino alla morte, avvenuta nel 2003 a Cambridge nel Massachusetts. Egli ha influenzato non solo la teoria economica, ma ha anche influenzato la politica economica, sollecitando il governo ad adottare politiche fiscali per ridurre le disuguaglianze sociali.

In conclusione, il contributo di Franco Modigliani all’economia è stato fondamentale, dimostrando l’irrilevanza della struttura del capitale e la necessità di politiche fiscali espansive per garantire la crescita economica. Il suo pensiero, ancora oggi, rappresenta un punto di riferimento per gli economisti e gli studiosi di tutto il mondo.

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