Le ferriere in Italia hanno una lunga storia che si è sviluppata nel corso dei secoli. Le prime ferriere si trovavano nei territori di Etruria e nel sud dell’Italia, dove si potevano reperire i minerali di ferro necessari per la produzione della ghisa. Con l’avvento di Roma, le ferriere hanno acquisito una grande importanza economica grazie alla produzione di armi e strumenti necessari alla costruzione delle sue grandi opere pubbliche.
Le ferriere abbandonate sono una testimonianza di un passato importante per l’economia europea ed italiana, e la città di Ferriere, una cittadina situata tra il Piemonte e la Liguria, è stata un esempio di come queste attività economiche abbiano segnato il territorio e la sua storia. Situata in Val Borbera, anticamente nota come “terra di ferro”, Ferriere ha visto le ferriere diventare la forza trainante dell’economia locale.
Ferriere era rinomata per la sua produzione di strumenti agricoli, come aratri e zappe, ma fu anche un’importante sede manifatturiera per la creazione di armi, a partire dal periodo medievale fino all’età moderna. La città, grazie alla sua posizione strategica nelle montagne, ha costruito una serie di ferriere per sfruttare l’abbondante minerale di ferro che si trovava in questo punto della Val Borbera. La sua produzione era destinata a soddisfare la domanda delle città circostanti, in particolare della Repubblica di Genova, ma anche a vendere la produzione in altre regioni della penisola, come Toscana e Lombardia.
Il borgo di Ferriere è composto da diverse strade, vicoli e piazzette che intrecciano sotto la rocca dei Malaspina, un castello che sorge su una collina che domina la città. Nel centro storico si trovano diverse chiese, tra cui l’Assunzione della Vergine Maria e la chiesa di San Rocchino. La città è anche famosa per le sue terme, che sono state sfruttate fin dall’epoca romana, e per la produzione di vino e formaggi tipici della zona.
Oggi, le ferriere di Ferriere non sono più in attività come un tempo, ma hanno dato vita ad un patrimonio culturale e artistico importante che ha creato attrattiva turistica nella zona. In particolare, i resti dell’ex-ferriera di Ferriere sono stati trasformati in un centro di interpretazione etnografica per conservare la memoria storica della città.
Il centro di interpretazione ospita esposizioni sulla lavorazione del ferro e l’arte delle fusioni, con materiali che spiegano ai visitatori il processo di lavorazione. Il percorso museale attraversa uno dei ridotti delle ferriere, dove è possibile ammirare alcuni macchinari sui quali si produceva la ghisa, il forno in cui si produceva la lega di ferro e le fasi di fusione.
Le ferriere di Ferriere sono diventate una testimonianza della grande tradizione manifatturiera italiana e del lavoro artigianale richiesto per la produzione di strumenti che hanno segnato la storia dell’Italia e del mondo. Oggi, la città offre ai turisti la possibilità di immergersi in un’esperienza unica che restituisce il panorama della vita rurale e delle tradizioni popolari della zona e che, in larga misura, dimostra come la storia della produzione del ferro non sia esclusivamente lombarda, ma estremamente variegata a partire dal centro impensabile dell’italia e della sua produzione industriale e commerciale che spesso, capita di dimenticare.