Ettore Spalletti è stato uno degli artisti più importanti del panorama culturale italiano del XX secolo. Nato a Cappelle sul Tavo, in provincia di Pescara, nel 1940, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze e ha vissuto tra Napoli, Milano e la città natale.

La sua produzione artistica si caratterizza per la profonda indagine metafisica sulle relazioni tra luce, colore, forma e spazio. La sua opera, infatti, è stata spesso definita come una ricerca spirituale, una sorta di meditazione visiva che si fonda sulla ricerca del colore perfetto e sulla sottile percezione dell’armonia tra elementi visivi.

Tra gli anni ’70 e ’80, Spalletti si è distinto per la creazione di opere che mettono in dialogo la pittura, la scultura e l’architettura. I suoi lavori, infatti, sono spesso ambientali, capaci di ripensare lo spazio architettonico in cui sono collocati diventando essi stessi elementi della costruzione visiva.

Un esempio della sua capacità di dialogare con l’architettura si può vedere nella chiesa di San Giovanni a Carbonara a Napoli, dove Spalletti ha realizzato una serie di interventi cromatici che hanmo trasformato l’ambiente architettonico in un’autentica esperienza spirituale.

Il ritmo, il colore e la luce delle sue opere sono stati oggetto di numerose mostre in Italia e all’estero. Nel 1996, in occasione della Biennale di Venezia, Spalletti ha presentato la sua opera più celebre, il Cielo di Vigilius, una serie di panelli dipinti che simulano il cielo di montagna. L’opera, ancora oggi considerata un capolavoro dell’arte contemporanea, trasforma lo spazio in cui è collocata in un luogo di contemplazione e meditazione.

La sua ricerca artistica, tuttavia, non si è mai limitata alla sfera delle opere d’arte ma si è estesa all’architettura, alla scenografia e alla moda. Nel 2016, infatti, ha creato una linea di abbigliamento per la casa di moda napoletana Arnaldo Caprai, un’ulteriore dimostrazione della sua capacità di dialogare con le forme, i materiali e i colori.

Ettore Spalletti è scomparso nel 2019, lasciando una produzione artistica straordinaria, capace di interrogare il senso dell’arte e dell’esperienza estetica come questioni essenzialmente legate all’esperienza spirituale dell’uomo. La sua arte, che rimane ancora oggi una delle più importanti del panorama italiano e internazionale, continua a interrogare il rapporto tra luce, colore, forma e spazio, immersi in una dimensione di meditazione e contemplazione.

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