L’Eneide è stata scritta alla fine del I secolo a.C., su ordine dall’imperatore Augusto della dinastia giulio-claudia, e fu concepita come una sorta di omaggio all’impero romano. In effetti, questo poema epico viene spesso letto come un racconto della fondazione di Roma, con Aeneas trasformato in una sorta di eroe fondatore.
Molte sono le tematiche affrontate nella trama: il destino, la virtù, la pietas, l’amore, la guerra, la divinità, la virtù e il potere. L’epopea romana è una raccolta di eventi e avventure che combinano la mitologia e la storia, per creare un racconto sensazionale che non solo diverte il lettore, ma rappresenta anche l’anima e la missione della cultura romana.
L’Eneide si apre con la fuga di Enea e del suo popolo da Troia, dopo che la città è stata distrutta dal fuoco e dagli eserciti greci. Dopo aver navigato per molti mesi, navigando attraverso pericoli mortali e a lungo combattuto contro le preoccupazioni e le difficoltà, Aeneas e i suoi compagni giungono infine alle porte di Cartagine. Qui incontra Didone, regina della città e figlia del dio Fenice, che si innamora di lui profondamente. Tuttavia, gli dèi hanno in serbo qualcosa di diverso per il principe troiano, e lo chiamano a compiere il suo destino.
Dopo la partenza da Cartagine, Aeneas si dirige a nord, seguendo le indicazioni degli dèi, e sperimenta molta avversità. Le sue navi sono distrutte da una tempesta, e poi incontra la regina dei valchiri che lo invita ad incontrare il