Il nostro viaggio è iniziato quando mi sono seduto di fronte a un vecchio album fotografico. Le foto, sbiadite dal tempo, ritraevano Eli Cohen in varie situazioni: in uniforme, tra la gente locale, in eventi sociali, in contesti di incontro diplomatico. Sono rimasto affascinato da questi scatti che raccontavano la storia di un uomo che aveva messo a repentaglio la sua vita per il suo paese.
Eli Cohen è nato nel 1924 ad Alessandria d’Egitto, da una famiglia di origini siriane e turche. Alla giovane età di 33 anni, è diventato un agente segreto per il Mossad, il servizio di intelligence israeliano. Il suo ruolo era infiltrarsi in Siria sotto una nuova identità: Kamel Amin Thaabet. Ha stabilito residenza a Damasco, dove ha sviluppato una rete di contatti con alti funzionari del governo e militari siriani.
Eli Cohen era noto per la sua capacità di adattarsi e mimetizzarsi con l’ambiente circostante. Sapeva come agire come un siriano, parlare l’arabo fluentemente e comprendere i dettagli cultura e della politica locale. Questo gli ha permesso di guadagnare la fiducia dei suoi interlocutori, che spesso si sono aperti a lui in modo che Eli potesse raccogliere informazioni vitali per Israele.
Mentre viaggiavo attraverso le pagine delle sue foto, sono stato trasportato nella vita di Eli Cohen. Ho visto le sue difficoltà nel rimanere fedele alla sua missione, combattendo i sentimenti di attaccamento verso Damasco e il suo popolo. È stato struggente vedere le foto di lui circondato da amici siriani, sapendo che alla fine li avrebbe traditi per il bene del suo paese.
E anche se il suo lavoro era rischioso e pericoloso, Eli Cohen non esitava a portare avanti la sua missione. Grazie alle sue informazioni, Israele ha potuto prepararsi per la guerra dei sei giorni del 1967, ottenendo un vantaggio strategico che ha aiutato a garantire la sua sopravvivenza.
Ma alla fine, il destino di Eli Cohen era segnato. Nel 1965 è stato scoperto dagli agenti di sicurezza siriani e trucidato. La sua morte ha rappresentato una grande perdita per il Mossad e per tutto Israele. Ma ha anche trasmesso un messaggio forte: l’eroismo e il sacrificio di Eli Cohen dimostrano l’importanza di difendere la libertà e la sicurezza del proprio paese.
Viaggiare con Eli Cohen nella sua storia mi ha fatto riflettere sulla forza e la determinazione di un uomo disposto a dare la sua vita per il bene comune. La sua storia è ancora oggi una fonte di ispirazione per coloro che credono nella giustizia e nella difesa dei propri valori.
Quindi, mentre ripongo l’album fotografico di Eli Cohen, prometto che la sua memoria non verrà dimenticata. La sua dedizione al suo paese e il suo coraggio nel combattere per ciò in cui credeva sono un ricordo eterno di ciò che possiamo raggiungere quando lottiamo per ciò che è giusto. Eli Cohen rimarrà un eroe nelle pagine della storia di Israele e nei nostri cuori.