La procedura dell’EMG coinvolge l’inserimento di sottili aghi nel muscolo che sta venendo valutato. Gli aghi sono collegati a un apparecchio che registra l’attività elettrica muscolare. Durante il test, il paziente viene invitato a contrarre e rilassare il muscolo in studio. Questo produce segnali elettrici che vengono registrati e visualizzati su un monitor o stampati su carta.
L’elettromiografia viene utilizzata per diagnosticare una serie di patologie neurologiche, tra cui la neuropatia periferica, la sclerosi multipla, la miastenia grave e il morbo di Parkinson. Inoltre, è utile nello studio della sindrome del tunnel carpale, delle neuropatie diabetiche e delle lesioni nervose traumatiche.
Uno dei principali vantaggi dell’elettromiografia è la sua capacità di localizzare il problema. Attraverso l’osservazione dei segnali elettrici registrati, gli specialisti possono determinare se l’anomalia si trova nel muscolo stesso o nel nervo che lo innerva. Ciò rende possibile una diagnosi più accurata e adatta al trattamento specifico.
L’EMG può anche essere utilizzata per monitorare l’evoluzione di una patologia nel tempo. Ad esempio, nei pazienti affetti da malattie progressive come la sclerosi laterale amiotrofica, l’elettromiografia periodicamente ripetuta può fornire importanti informazioni sulla progressione della malattia e sull’efficacia delle terapie. Inoltre, l’EMG può essere utilizzata per valutare l’esito di un intervento chirurgico o di una terapia riabilitativa.
La procedura dell’EMG è generalmente ben tollerata dai pazienti. Durante l’esame, potrebbe essere avvertito un leggero fastidio quando gli aghi vengono inseriti nel muscolo, ma questo scompare immediatamente dopo la rimozione degli aghi stessi. È possibile anche l’insorgenza di un leggero sanguinamento o di un ematoma nella zona di inserimento degli aghi.
In rari casi, l’EMG potrebbe causare una reazione avversa, come un’infezione o una reazione allergica. Tuttavia, queste complicanze sono estremamente rare e possono essere prevenute adottando procedure di sterilizzazione e utilizzando aghi monouso.
In conclusione, l’elettromiografia svolge un ruolo fondamentale nella diagnosi e nel monitoraggio delle patologie neurologiche che coinvolgono il sistema muscolare. Grazie alla sua capacità di localizzare il problema e monitorarne l’evoluzione nel tempo, l’EMG è uno strumento insostituibile per gli specialisti neurologici. Se il medico ritiene necessario l’esecuzione di un’EMG, è importante seguire le sue indicazioni e fare riferimento a un centro specializzato in neurologia che possa fornire un’adeguata assistenza e valutazione dei risultati.