Il suo primo ruolo importante è stato ne “Il laureato” del 1967, in cui ha interpretato Benjamin Braddock, un giovane che ha appena conseguito la laurea e cerca di trovare la sua strada nella vita. Il film è diventato un grande successo e ha lanciato la carriera di Hoffman.
Negli anni ’70, Hoffman ha recitato in diversi film di successo, tra cui “La notte del giorno dopo” del 1970, “Papillon” del 1973 e “Tutti gli uomini del presidente” del 1976. Ma il suo ruolo più iconico in quel decennio è stato probabilmente quello di “Ratso” Rizzo in “Per un pugno di dollari” del 1969, per il quale ha vinto il premio Oscar come miglior attore protagonista.
Negli anni ’80 e ’90, Hoffman ha continuato a recitare in diversi film di successo, tra cui “Tootsie” del 1982 e “Rain Man” del 1988, per il quale ha vinto il suo secondo premio Oscar come miglior attore protagonista. Negli anni 2000, Hoffman ha continuato la sua carriera con ruoli sia al cinema che in televisione, tra cui “Meet the Fockers” del 2004 e “Luck” del 2011.
Ma Hoffman non è solo un attore di talento, è anche un attivista. Nel 1982, ha co-fondato l’organizzazione no-profit “The Tribeca Film Institute”, che si occupa di sostenere artisti emergenti del cinema. Inoltre, Hoffman ha supportato diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch.
Purtroppo, Hoffman è stato coinvolto in uno scandalo nel 2017, quando diverse donne hanno accusato l’attore di averle molestato sessualmente durante la sua carriera. Hoffman ha negato le accuse, ma ha anche chiesto pubblicamente scusa per eventuali comportamenti inappropriati.
In conclusione, Dustin Hoffman è un attore leggendario che ha segnato la storia del cinema con i suoi ruoli iconici. Ma è anche un uomo impegnato nel supporto dei giovani artisti e nella difesa dei diritti umani. Anche se ha avuto problemi personali, il suo talento e la sua attivismo rimangono testimonianza