Il dumping è una pratica commerciale scorretta che consiste nel vendere prodotti a prezzi inferiori rispetto alla concorrenza, con lo scopo di conquistare una posizione dominante sul mercato e eliminare i concorrenti. Questa pratica può portare a gravi danni per l’economia del paese importatore, che rischia di vedere scomparire il settore produttivo locale a favore di quello estero.

Il dumping è vietato in molti paesi, compresi gli Stati Uniti e l’Unione Europea, dove viene considerato una pratica sleale e anticoncorrenziale. Esistono diverse forme di dumping, come il prezzo sottocosto, la sovvenzione alle esportazioni e il pricing predatorio.

Il prezzo sottocosto è la forma più comune di dumping e consiste nel vendere un prodotto a un prezzo inferiore a quello di produzione, allo scopo di abbassare i prezzi della concorrenza e conquistare una fetta di mercato. Spesso i produttori stranieri utilizzano il dumping per eliminare la concorrenza locale e guadagnare quote di mercato, in modo da poter poi alzare i prezzi una volta conquistata la posizione dominante.

La sovvenzione alle esportazioni è un’altra forma di dumping, che consiste nel fornire ai produttori esportatori sovvenzioni o incentivi finanziari per poter vendere i loro prodotti a prezzi inferiori rispetto alla concorrenza. Questa pratica distorce il mercato e favorisce i produttori stranieri, causando gravi danni all’industria locale del paese importatore.

Il pricing predatorio è una forma di dumping che consiste nel vendere prodotti a prezzi estremamente bassi per un certo periodo di tempo, allo scopo di eliminare la concorrenza e conquistare una posizione dominante sul mercato. Una volta che i concorrenti sono stati eliminati, il produttore straniero può alzare i prezzi, recuperando così le perdite accumulate durante il periodo di dumping.

Il dumping ha un impatto negativo sulla concorrenza e sull’industria locale del paese importatore. Infatti, i produttori locali non sono in grado di competere con i prezzi sottocosto del produttore straniero e rischiano di fallire. Inoltre, la produzione industriale del paese importatore diminuisce, portando a una perdita di posti di lavoro e a un calo della crescita economica.

Per contrastare il dumping, molti paesi hanno adottato misure di difesa commerciale, come l’imposizione di dazi antidumping e di quote alle importazioni. Queste misure sono volte a proteggere l’industria locale e a garantire una concorrenza leale sul mercato.

In conclusione, il dumping è una pratica commerciale sleale e anticoncorrenziale che ha un impatto negativo sull’industria locale e sull’economia del paese importatore. È importante che i governi adottino misure di difesa commerciale per proteggere l’industria locale e garantire una concorrenza leale sul mercato.

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