Dorian Gray è un film del 2009 diretto da Oliver Parker, basato sul romanzo di Oscar Wilde del 1890, Il ritratto di Dorian Gray. Il film vede protagonista Ben Barnes nei panni di Dorian Gray, un giovane e attraente aristocratico inglese del XIX secolo che, dopo aver visto il suo ritratto dipinto dal talentuoso artista Basil Hallward (interpretato da Ben Chaplin), desidera di mantenere la bellezza e la giovinezza eterna, contrapposta alla naturale e inevitabile degradazione dell’età.

Dorian Gray è un personaggio intrigante che cede alla tentazione di dare priorità alla bellezza fisica rispetto al bene morale, pur di ottenere la bellezza eterna. La sua strada verso l'”eterna giovinezza” comincia quando si innamora di una ballerina di nome Sibyl Vane (interpretata da Rachel Hurd-Wood), che lo porta in uno stato di felicità e di completa assenza di pensieri.

La storia si sviluppa in modo intrigante e drammatico. Dorian, spinto dal desiderio di non perdere la propria bellezza fisica, inizia a condurre uno stile di vita dissoluto e senza limiti, compiendo azioni immorali e meschine che feriscono gli amici e le persone che lo circondano. Nel frattempo, il suo ritratto nasconde le tracce dei suoi peccati, il suo viso rimane sempre eternamente giovane e innocente, mentre il suo ritratto, che va deteriorandosi, diventa sempre più orrendo, mostrando la vera natura perverse del suo cambiamento interiomente negli anni.

Ben Barnes è stato scelto per interpretare Dorian Gray per la sua capacità di interpretare un giovane uomo affascinante e carismatico. Il suo talento è emerso nello stile di recitazione in cui si trasforma lentamente, passando da un giovane nobildonna innocente e virtuoso a un uomo malvagio, immorale e arrogante.

Il film si concentra principalmente sugli aspetti più oscuri del personaggio, raffigurandolo come un individuo malvagio e senza scrupoli, spinto dalla sua ossessione per la bellezza e la giovinezza eterna. Anche se il film è sicuramente impegnativo, ciò che lo distingue è la sua capacità di far riflette sulle conseguenze dell’ossessione per la perfezione esteriore, nonché sulla natura umana e la scelta tra il bene e il male.

L’interpretazione di Ben Chaplin lascia il segno nel film, attraverso il ruolo del pittore Basil Hallward, che cerca in tutti i modi di proteggere la propria opera d’arte grandiosa da Dorian, pur essendo consapevole delle conseguenze che deriverebbero dalla sua ossessione per l’eterna giovinezza. La performance di Chaplin rende i vari momenti del film ancora più intensi e coinvolgenti, offrendo allo spettatore una maggiore visione dei conflitti interpersonali tra i personaggi in scena.

Ci sono anche alcuni colpi di scena che contribuiscono ad alimentare la tensione del film, che risulta essere una rappresentazione accurata del romanzo di Wilde e un’interpretazione cinematografica affascinante e profonda.

In conclusione, Dorian Gray è un film che rimane fedele alla trama originale del romanzo di Oscar Wilde, offrendo allo spettatore una visione coinvolgente dei temi dell’ambizione, dell’ossessione e della bellezza esteriore. La performance degli attori, unità all’ottima regia di Oliver Parker, trasformano la pellicola in un’esperienza immersiva e coinvolgente, indicata per tutti gli amanti de Il ritratto di Dorian Gray e dei film drammatici.

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