Le Domus de Janas rappresentano uno dei tesori archeologici più suggestivi della Sardegna. Queste misteriose tombe scavate nella roccia sono spesso adornate da affascinanti decorazioni e raffigurazioni, che testimoniano l’arte e la religiosità dei popoli che un tempo abitavano l’isola.
Nella regione del Sulcis-Iglesiente, nel sud-ovest della Sardegna, si trova una delle Domus de Janas più stupefacenti: l’Acqua Salata. Questo sito archeologico prende il nome dalla vicinanza con la costa e le sue acque salate, che svolgono un ruolo fondamentale nella mitologia e nella spiritualità della cultura sarda.
L’Acqua Salata sorge su un colle e si sviluppa su due piani. Il primo livello è accessibile attraverso una scalinata che conduce a un corridoio principale, adornato da bassorilievi raffiguranti scene di caccia e pompieri. Lungo le pareti si aprono numerose tombe, ognuna custodita da una lapide decorata con simboli astrali e motivi geometrici.
Il secondo livello della Domus de Janas si raggiunge tramite una serie di scalini scavati nella roccia. Qui, invece, troviamo una spaziosa sala dedicata a un particolare rito sardo: il culto dell’acqua salata.
Secondo la tradizione, l’acqua salata era considerata una fonte di purificazione e guarigione. I sardi, credendo che i corsi d’acqua fossero abitate da divinità benefiche, svolgevano cerimonie e riti propiziatori per ottenere protezione e benessere.
All’interno della sala dedicata al culto dell’acqua salata, è ancora possibile osservare un bacino scavato nella roccia, forse utilizzato per la balneazione rituale. Le pareti sono decorate con incisioni che raffigurano scene di vita quotidiana, di pesca e di navigazione, simboli sacri e figure zoomorfe.
Questa sala è stata oggetto di numerosi studi archeologici e antropologici, che hanno gettato luce sulla cultura e sulle tradizioni della Sardegna preistorica. Gli archeologi hanno ipotizzato che l’Acqua Salata potesse essere un importante centro cerimoniale, dove si svolgevano riti sacri legati al culto dell’acqua e degli antenati.
Oltre alla spiritualità, l’acqua salata ha rivestito un ruolo fondamentale nell’economia e nella vita quotidiana dei sardi. Grazie alle sue proprietà conservanti, infatti, veniva utilizzata per salare e conservare il pesce e altri prodotti alimentari. Questa pratica secolare ha permesso ai sardi di fronteggiare i periodi di carestia e di sfruttare le preziose risorse marittime.
La Domus de Janas dell’Acqua Salata è un luogo dove storia, mitologia e tradizione si fondono in un’unica storia affascinante. Questo sito archeologico rappresenta una finestra privilegiata sulla cultura e sulle credenze dei popoli antichi che hanno abitato la Sardegna millenni fa.
Oggi, l’Acqua Salata è aperta al pubblico e rappresenta una meta affascinante per gli appassionati di archeologia e di storia. Una visita a questa Domus de Janas è un’occasione unica per immergersi nel passato e scoprire da vicino le meraviglie della cultura sarda.