Marcello è un uomo gentile e tranquillo che ama i cani, e il suo lavoro gli permette di avere un rapporto speciale con questi animali. Tuttavia, il suo quartiere è anche il territorio di Simoncino, un ex pugile violento e sanguinario che spaventa tutti, compreso Marcello.
Nonostante ciò, i due uomini sembrano sviluppare un rapporto di amicizia, ma la situazione precipita quando Simoncino chiede a Marcello di aiutarlo in un furto in una casa di ricchi. Marcello accetta, ma il furto va male e Marcello viene arrestato.
Dopo un breve periodo in prigione, Marcello ritorna nel quartiere e si ritrova sempre più coinvolto con Simoncino, e la situazione degenera in modo violento e sanguinario.
Il film di Garrone è ambientato in una Napoli desolata e grigia, cupa e tetra, dove la povertà e la criminalità regnano sovrane. Marcello sembra essere l’unico personaggio positivo del film, quello che cerca di fare le cose giuste, ma si ritrova si fatto coinvolgere dalla violenza che lo circonda.
L’interpretazione di Fonte è eccezionale, ha vinto la Palma d’oro al festival di Cannes e giustamente. Marcello è un personaggio difficile da interpretare, ma Fonte lo fa in modo straordinario, trasmettendo tutte le emozioni e le paure del personaggio.
Il film è crudo e violento, ma ha anche una grande forza emotiva. La scena finale in cui Marcello si ritrova a fare una scelta difficile è agghiacciante, ma allo stesso tempo molto toccante.
In definitiva, Dogman è un film potente e indimenticabile, che racconta una storia cruda e dolorosa, ma che riesce a trasmettere un messaggio positivo sulle conseguenze della violenza. Un film che vale assolutamente la pena di guardare per la sua interpretazione straordinaria, la sua regia meravigliosa e la sua forza emotiva.