La prima cosa di cui hai bisogno è una buona varietà di uve. Le uve più comunemente utilizzate per la produzione di cognac sono l’Ugni Blanc, la Folle Blanche e la Colombard. Queste varietà sono adatte alla regione del Cognac in Francia, dove viene prodotto il cognac più pregiato al mondo. Le uve devono essere coltivate in modo sostenibile, senza l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, per garantire un autentico e naturale nel prodotto finale.
Dopo la raccolta delle uve, entra in gioco il processo di fermentazione. Le uve vengono schiacciate e il mosto viene lasciato a fermentare per alcuni giorni. Durante questo processo, i lieviti presenti naturalmente nelle uve trasformano lo zucchero in alcol. La fermentazione è una fase critica e determina il profilo aromatico del cognac.
Una volta terminata la fermentazione, si passa alla distillazione. Il cognac è un brandy distillato, il che significa che il mosto fermentato viene riscaldato per separare l’alcol dall’acqua e dagli altri componenti presenti. Questo processo si svolge in alambicchi di rame, che contribuiscono a conferire al cognac il suo caratteristico sapore ricco e rotondo. La distillazione viene effettuata in due fasi, dette “chauffe”, per garantire la purezza e la complessità del distillato.
Dopo la distillazione, il cognac viene invecchiato. L’invecchiamento avviene in botte di quercia, che devono essere di alta qualità e previamente tostate per conferire al cognac sentori di vaniglia e spezie. Durante questo periodo, che può durare da due a decine di anni, il cognac sviluppa profondità e complessità grazie all’interazione con il legno della botte. L’umidità e la temperatura dell’ambiente in cui avviene l’invecchiamento hanno un impatto significativo sul risultato finale del cognac.
Nel corso degli anni, il cognac viene sottoposto a diverse operazioni come travasi e miscele, per ottenere la migliore espressione possibile. Il maître de chai, o maestro di cantina, è incaricato di selezionare gli eaux-de-vie, o distillati, che saranno miscelati per creare un cognac di qualità eccezionale. La sua capacità di discernere i profumi e i sapori e di bilanciarli con attenzione sono fondamentali nel processo di creazione del cognac.
Infine, per fare un buon cognac, è importante avere pazienza. La maturazione richiede tempo e una buona dose di pazienza. Durante l’invecchiamento, il cognac sviluppa gradualmente i suoi profumi e la sua complessità, raggiungendo la massima espressione solo dopo molti anni. Solo allora sarà pronto per essere imbottigliato e apprezzato da veri intenditori.
In conclusione, per fare un buon cognac si ha bisogno di uve di qualità, di un processo di fermentazione e distillazione impeccabile, di botti di quercia di alta qualità e di un periodo di invecchiamento adeguato. La cura e l’attenzione ai dettagli sono fondamentali in ogni fase, perché il cognac è un prodotto che richiede una combinazione unica di tecnica e passione. Solo così si può ottenere un cognac che sia degno di essere gustato e apprezzato.