La Mole Antonelliana è uno dei monumenti più iconici di Torino. La sua imponente struttura si erge maestosa nel cuore della città, attirando l’attenzione dei turisti da tutto il mondo. Ma dietro la sua imponente facciata si nascondono molte storie che rendono ancora più affascinante questo incredibile edificio.

Una delle storie più interessanti riguarda proprio il nome “Mole Antonelliana”. Inizialmente, l’edificio era destinato a essere una sinagoga e fu commissionato dalla comunità ebraica di Torino. L’architetto incaricato del progetto era Alessandro Antonelli, da cui deriva il nome dell’edificio. Tuttavia, a causa di problemi finanziari, la comunità ebraica non fu in grado di completare il progetto e la Mole venne venduta alla città. Fu così che l’edificio divenne un simbolo di Torino e oggi ospita il Museo Nazionale del Cinema.

Un’altra affascinante riguarda la cupola della Mole Antonelliana. La sua struttura a forma di spirale è stata ispirata da un progetto di che avrebbe dovuto portare i visitatori fino alla cima dell’edificio. Tuttavia, questo progetto non venne mai realizzato e la cupola divenne semplicemente un elemento decorativo. Nonostante ciò, la sua forma unica e suggestiva è diventata uno dei simboli distintivi della Mole Antonelliana.

Durante la costruzione dell’edificio, avvenne un evento misterioso che destò molta curiosità tra i cittadini di Torino. Un giorno, uno dei lavoratori scomparve misteriosamente nel nulla proprio all’interno della Mole. Le ricerche furono infruttuose e l’uomo non fu mai trovato. Da allora, si dice che il fantasma del lavoratore perduto vaghi ancora dentro l’edificio, facendo occasionalmente sentire la sua presenza ai visitatori più sensibili.

La Mole Antonelliana è stata anche protagonista di un evento curioso durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1943, durante un bombardamento aereo, un proiettile colpì uno dei suoi archi ma, incredibilmente, non esplose. Il proiettile rimase incastrato nell’arco e venne scoperto solo molti anni dopo, durante alcuni lavori di restauro dell’edificio. Oggi, il proiettile è esposto all’interno del museo come testimonianza di quel tragico periodo storico.

Infine, una delle storie più divertenti riguarda l’utilizzo insolito della Mole Antonelliana come “campo da calcio”. Nel 1987, il regista Dario Fo stava girando un film e aveva bisogno di un set particolare per una scena di calcio. Decise quindi di utilizzare la grande sala della Mole Antonelliana come campo da calcio. Durante le riprese, diversi attori finirono per lanciarsi con troppa violenza e romperono alcune finestre dell’edificio. Nonostante l’incidente, la scena fu mantenuta nel film e oggi questa curiosa storia è diventata parte della leggenda della Mole.

Queste sono solo alcune delle curiose storie che si celano dietro l’iconico edificio della Mole Antonelliana. La sua storia ricca di avvenimenti insoliti e misteri rende ancora più affascinante questo simbolo di Torino. Sicuramente, visitare la Mole è un’esperienza che permette di immergersi in un mondo di curiosità e di scoperte sempre nuove.

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