La storia di “Corto circuito” si svolge in una base militare degli Stati Uniti, dove un gruppo di robot da combattimento è stato creato per scopi militari. Durante un test, un fulmine colpisce uno dei robot, numero 5, causandogli un malfunzionamento che gli concede una coscienza propria. Dopo essere fuggito dalla base, numero 5 si imbatte in una giovane donna di nome Stephanie, interpretata da Ally Sheedy, che lo battezza Johnny 5.
Johnny 5 inizia a esplorare il mondo che lo circonda e si affascina profondamente dall’essere vivente. Desideroso di abbracciare la vita umana, inizia a leggere libri, guardare la televisione e apprendere tutto ciò che può. La sua sete di conoscenza e la sua voglia di sperimentare la gioia e l’interconnessione umane sono devastanti ed emozionanti da guardare.
Nonostante la sua innata curiosità e la bontà del suo cuore, Johnny 5 è costantemente perseguitato dai militari, che lo considerano una minaccia per la sicurezza nazionale. Essi credono che Johnny 5 sia un pericoloso veicolo di guerra che potrebbe cadere nelle mani sbagliate. La tensione aumenta quando Johnny 5 si rende conto di essere quasi indistinguibile dagli altri robot da combattimento e che il suo destino potrebbe essere quello di diventare una macchina da guerra.
Mentre tenta di sfuggire alla cattura, Johnny 5 trova rifugio in una tranquilla comunità di artisti, dove fa amicizia con un gruppo di persone che apprezzano la sua creatività e la sua individualità. In questa comunità, Johnny 5 impara a ballare, comporre musica e sviluppare le sue abilità artistiche. Con il suo talento apre le porte alla possibilità di unire l’intelligenza artificiale e l’espressione umana in un modo unico e avvincente.
Inoltre, “Corto circuito” mette in risalto l’importanza di vedere al di là delle apparenze e di abbracciare le differenze. Mentre molti personaggi del film sono inizialmente prevenuti nei confronti di Johnny 5 per via della sua natura robotica, imparano ad accettarlo e ad apprezzare la sua umanità. La sua intelligenza emotiva e la sua voglia di apprendere e crescere lo rendono un personaggio straordinario e affascinante.
Il successo del film si deve in gran parte all’interpretazione impeccabile del Johnny 5 da parte dell’attore in motion capture Tim Blaney. La sua voce sarcastica e il suo atteggiamento giocoso danno vita al personaggio, portando il pubblico a simpatizzare con lui e a tifare per lui.
“Corto circuito” rimane un classico del cinema per tutta una generazione di fan che ricordano affettuosamente il robot ribelle che ha insegnato loro l’importanza dell’individualità, dell’amicizia e dell’accettazione delle differenze. Il film si rivela un richiamo divertente, commovente e stimolante all’intelligenza artificiale e alla sua possibile interazione con l’umanità, lasciando scappare una sensazione di meraviglia e speranza per il futuro.