Un safari in Tanzania è l’esperienza che molti viaggiatori sognano: game drive all’alba, avvistamenti di fauna selvatica e cieli infiniti. Tra parchi iconici e paesaggi continentali, il Paese offre escursioni uniche e opportunità per camminare in sicurezza con guide esperte. Qui trovi consigli pratici, itinerari e idee per vivere la magia africana, Grande Migrazione inclusa, con un finale di mare a Zanzibar.
Scopri quando andare, quali parchi scegliere e come pianificare 7–10 giorni tra Serengeti, Ngorongoro, Tarangire e Zanzibar. Troverai tappe chiare, budget indicativi, regole da rispettare e consigli di salute e attrezzatura per vivere un safari autentico e responsabile.
Perché scegliere la Tanzania per un safari?
La Tanzania concentra alcuni dei parchi più famosi d’Africa e una straordinaria varietà di habitat. Savane, vulcani e laghi salini creano scenari perfetti per parchi iconici come Serengeti e Ngorongoro. Qui aumentano le probabilità di vedere i Big Five in modo etico, sostenendo le comunità locali con il turismo responsabile.
Quali animali si vedono davvero?
Nel Serengeti si avvistano grandi mandrie di gnu e zebre, predatori come leoni e leopardi, oltre a giraffe, elefanti e ippopotami. Il Tarangire è celebre per gli elefanti e i baobab; Manyara per fenicotteri e foreste. Con una guida esperta e paziente, i momenti migliori arrivano durante i game drive all’alba e al tramonto.
Il rispetto della fauna è centrale. Informarsi sulle regole dei parchi nazionali riduce i rischi e migliora gli avvistamenti. Non si corre dietro agli animali e non si disturba il loro comportamento naturale. L’osservazione silenziosa e la distanza corretta fanno la differenza per tutti, viaggiatori e fauna.
Quali tappe includere in 7–10 giorni?
Un itinerario classico segue il cosiddetto “circuito nord”, con piste ben tenute e logistica semplice. In 7–10 giorni puoi combinare savane, crateri e laghi, restando flessibile in base alla stagione e al ritmo del gruppo. Una guida locale aiuta a cogliere dettagli e a ottimizzare i tempi tra le riserve.
- Tarangire (1–2 giorni). Elefanti in grandi famiglie e baobab giganteschi, specialmente durante la stagione secca quando l’acqua scarseggia. Le piste regalano incontri ravvicinati, ma sempre nel rispetto della distanza.
- Lago Manyara (1 giorno). Foreste rigogliose, scarpata della Rift Valley e stormi di fenicotteri. Talvolta si osservano i leoni “tree-climbing”, ma non è garantito: serve pazienza e attenzione ai segnali della guida.
- Cratere di Ngorongoro (1 giorno). Caldera spettacolare e altissima densità di fauna. Nei punti panoramici capirai la scala del paesaggio; in fondo al cratere, le praterie sono abitate da rinoceronti, bufali e antilopi.
- Olduvai/area Masai (mezza giornata). Visite culturali per conoscere usi e costumi, con rispetto e compensi equi. Un’introduzione ad archeologia e tradizioni rafforza il legame con il territorio.
- Serengeti centrale (2–3 giorni). Pianure infinite, felini e grandi mandrie. Qui si entra nel ritmo della savana: osservazione paziente, soste strategiche e spostamenti calibrati su meteo e luce.
- Serengeti nord o sud (1–2 giorni). A nord, in alcuni mesi, si possono vedere attraversamenti di fiumi; a sud, nursery degli gnu a inizio anno. Segui la stagione per massimizzare le chance.
- Zanzibar (1–4 giorni). Relax post-safari tra spiagge bianche, spezie e Stone Town. Ottimo per rallentare, fare snorkeling e gustare cucina swahili, con rientro comodo verso l’Italia.
Per accedere al cratere è spesso richiesto un permesso del Cratere di Ngorongoro, da prenotare con anticipo tramite l’operatore. Le quantità giornaliere sono limitate e i controlli attentissimi: organizzarsi prima evita rinunce e costi extra.
Chiudere con Zanzibar semplifica la logistica: esistono voli interni Arusha–Zanzibar frequenti. In alta stagione conviene prenotare presto anche alloggi e trasferimenti navetta, scegliendo strutture con buone pratiche ambientali.
Quanto costa un viaggio di 7–10 giorni?
I prezzi variano per stagione, livello dei lodge e dimensione del gruppo. Considera carburante, guide, ingressi e tasse. Un budget realistico include margine per imprevisti e mance; evita offerte troppo aggressive che riducono sicurezza o qualità dell’esperienza.
Quando andare per la Grande Migrazione?
La stagione secca (da giugno a ottobre) offre piste asciutte, erba bassa e visibilità elevata, perfetta per stagione secca e predatori in attività diurna. Tra novembre e marzo la luce è più intensa e i paesaggi diventano verdissimi; a inizio anno, nelle piane meridionali del Serengeti, nascono migliaia di cuccioli di gnu e zebre, parte di una delle migrazioni terrestri più vaste al mondo.
Per seguire i movimenti delle mandrie, consulta un calendario della Grande Migrazione aggiornato e parla con la guida: i percorsi cambiano con piogge e pascoli. In pratica, nord intorno a luglio–settembre, sud tra dicembre–marzo; l’ovest e il centro sono ottimi nelle transizioni.
Come prepararsi: salute, sicurezza e attrezzatura
Parla con un medico per valutare la profilassi antimalarica e le vaccinazioni consigliate (prima visita 4–6 settimane dal viaggio). Usa un repellente con DEET 20–30% o equivalenti, indossa maniche e pantaloni chiari al tramonto, dormi sotto zanzariera quando presente.
Restare sulle piste autorizzate; la guida fuoripista è vietata. Non scendere dal veicolo se non nelle aree designate.
Mostra citazione originale
Remain on designated roads; off-road driving is prohibited. Do not alight from your vehicle except in designated areas.
Comportati con prudenza e segui sempre le indicazioni della guida. Evita rumori forti e movimenti bruschi vicino agli animali. In aree pedonali o durante i walking safari, mantieni margini di sicurezza e non attirare mai la fauna con cibo o odori forti.
Mantenere una distanza di sicurezza dalla fauna, non nutrire gli animali e ridurre al minimo il rumore limita stress e incidenti.
Mostra citazione originale
Maintain a safe distance from wildlife, never feed animals, and keep noise to a minimum to reduce stress and risk.
Proteggi il viaggio con un’adeguata assicurazione di viaggio che copra attività in fuoristrada e rimpatrio sanitario. Porta copie digitali dei documenti, carte fisiche e una riserva di contanti per parchi o mance in aree senza POS.
Per l’attrezzatura punta su layer leggeri, guscio antivento e cappello a tesa larga. Scarpe chiuse per la polvere, borraccia filtrante e torcia frontale sono utili. Un binocolo 8x/10x e obiettivi versatili (ad esempio 70–200 mm) rendono ogni avvistamento più appagante.
Dati essenziali safari Tanzania
- Base di partenza: Arusha (−3.38, 36.68).
- Stagione secca: giugno–ottobre; piogge: novembre e marzo–maggio.
- Arrivo: voli su Kilimanjaro (JRO) o Dar es Salaam (DAR).
- Parchi principali: Tarangire, Manyara, Ngorongoro, Serengeti.
- Budget medio gruppo: 180–350 € al giorno a persona.
- Zanzibar: 1–4 giorni mare post-safari; voli diretti da Arusha/Kilimanjaro.
- Salute: vaccini su consiglio medico; zanzariere, repellenti, cappello.
Domande frequenti sul safari in Tanzania
Quanto costa un safari in Tanzania?
Dipende da stagione, scelta di lodge o campeggi, dimensione del gruppo e durata. In media, i costi giornalieri includono guida, veicolo, carburante, ingressi e pasti. Prenotare in anticipo riduce i picchi di prezzo in alta stagione.
È sicuro viaggiare con bambini?
Sì, con strutture adatte, orari flessibili e soste frequenti. Scegli lodge family-friendly, seggiolini per i trasferimenti e attività brevi. Informati su salute e assicurazione per coprire eventuali necessità pediatriche.
Si possono fare safari a piedi?
Sì, in aree autorizzate e con ranger armati o guide qualificate. I walking safari richiedono briefing di sicurezza, rispetto delle distanze e abbigliamento neutro. Non sono adatti a chi cerca ritmi veloci o percorsi non regolati.
Serve la patente internazionale?
Per autoguida fuori città spesso è richiesta la patente internazionale, ma il self-drive non è consigliato per chi non ha esperienza in fuoristrada. Le strade dei parchi sono impegnative e le regole severe per la tutela della fauna.
Meglio lodge o campeggio?
I lodge offrono comodità, ricariche e servizi completi; il campeggio fa vivere la natura più da vicino con budget più basso. La scelta dipende da comfort desiderato, stagione e disponibilità lungo l’itinerario.
Cosa ricordare per il safari
- Pianifica in base alle stagioni e alla migrazione per massimizzare gli avvistamenti.
- Combina Tarangire, Manyara, Ngorongoro e Serengeti in 7–10 giorni flessibili.
- Rispetta regole e distanze: sicurezza e benessere della fauna vengono prima di tutto.
- Prepara salute e documenti con anticipo, compresa la copertura assicurativa.
- Chiudi con qualche giorno a Zanzibar per rilassarti e regolare i rientri.
La Tanzania unisce parchi leggendari, cultura viva e un mare sorprendente. Con scelte informate e guide qualificate, ogni giornata in savana scorre sicura e ricca di scoperte. Parti con curiosità, rispetta luoghi e persone e lascia spazio alla natura di stupirti.
Prepara un itinerario chiaro, allinea aspettative e budget e viaggia con responsabilità. Così trasformerai un desiderio in un ricordo duraturo, fatto di luce dorata, silenzi profondi e incontri che valgono più di qualsiasi fotografia.
- Consigli di viaggio – TanzaniaPagina in italiano del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE/EDA) della Svizzera con avvisi e raccomandazioni di viaggio per la Tanzania; contiene indicazioni su sicurezza, norme d'ingresso e note specifiche su comportamenti e accesso ai parchi nazionali. Ultima modifica indicata: 06.06.2025.eda.admin.ch
- Vaccinazione febbre gialla, profilassi antimalarica e altre raccomandazioni OMSPagina del Ministero della Salute (Italia) dedicata alle raccomandazioni OMS per i viaggiatori: informazioni su vaccinazioni, classificazione del rischio malarico, misure di protezione e farmaci di chemioprofilassi raccomandati per aree come la Tanzania. Aggiornamento riportato: 01/08/2024.salute.gov.it
- Parco nazionale del Serengeti — WikipediaVoce enciclopedica in italiano sul Parco nazionale del Serengeti: dati su estensione, flora e fauna, descrizione della grande migrazione e indicazione dell'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO (1981).it.wikipedia.org