L’idea di teletrasportarsi è stata a lungo considerata una scienza fiction futuristica, ma in realtà, molte persone hanno già viaggiato da un posto all’altro tramite teletrasporto – anche se solo in forma digitale. Mentre la teletrasportazione umana non è ancora possibile, ci sono alcuni sviluppi tecnologici che ad oggi stanno portando i ricercatori verso questa possibilità.

Cos’è la teletrasportazione?

La teletrasportazione è la trasmissione di materia da un luogo all’altro, senza che debba essere effettuata una reale spostamento fisico. La scienza fiction ha ampiamente usato la teletrasportazione – come Star Trek – e il concetto è diventato abbastanza familiare per la maggior parte delle persone. Il concetto è stato ipotizzato anche dal famoso fisico e teorico della relatività Albert Einstein.

Come funziona la teletrasportazione?

In teoria, la teletrasportazione è la riduzione di una persona o un oggetto a una serie di dati che possono essere trasmessi e ricreati altrove. Il concetto di teletrasportazione si basa sui principi della fisica quantistica, come la sovrapposizione e l’entanglement quantistico.

Nel campo della scienza, la teletrasportazione grava sulla trasformazione della “materia” in informazione e poi restituita a “materia”. Tutte le particelle fisiche che compongono le cose nella nostra realtà sono soggette a leggi fisiche. Se qualcuno riesce a sapere come leggere il codice sottostante a queste leggi – il che necessita scienza e una conoscenza avanzata della fisica – allora possono sfruttarlo per ricostruire l’oggetto altrove.

Esistono dei progressi

Seppur ancora molto lontani dal teletrasporto umano, ci sono già alcuni sviluppi e percorsi di ricerca che rappresentano un avvicinamento a questo traguardo. Per esempio, la fisica quantistica suggerisce che l’entanglement quantistico possa fornirci il modo di memorizzare intere molecole come blocchi di dati, sostituendo la teletrasportazione della materia con quella delle informazioni. C’è poi la possibilità degli scienziati dell’Università di Copenhagen che stanno testando una “pila quantistica”, ovvero una tecnologia in grado di trasmettere informazioni a molecole di azoto a chilometri di distanza.

I vantaggi della teletrasportazione

Se un giorno saremo in grado di teletrasportare esseri umani, questa tecnologia avrebbe enormi vantaggi, in particolare nel ridurre i tempi di viaggio (niente più voli di 24 ore per arrivare dall’altra parte del mondo) e in percorrere lunghe distanze senza esaurimento fisico. Inoltre, la teletrasportazione renderebbe possibile esplorare l’universo più facilmente e aprire nuovi orizzonti nell’ambito della medicina.

La teletrasportazione rimane dunque, al momento, un futuro lontano, ma la ricerca e lo sviluppo tecnologico sono in continua evoluzione e chissà magari in un futuro non lontano saremo davvero in grado di “teletrasportarci”.

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