Stabilire un contatto visivo con qualcuno è una delle prime e più importanti forme di comunicazione non verbale. Può trasmettere fiducia, interesse e rispetto, ma la sua mancanza può invece indicare timidezza, sfiducia o disinteresse. Perciò, per conquistare le attenzioni delle persone e comunicare efficacemente, è fondamentale sapere come stabilire un contatto visivo.

Innanzitutto, occorre individuare il momento giusto per farlo. Il contatto visivo deve essere stabilito in modo graduale e naturale, senza forzare la situazione. Se ad esempio si è in una conversazione, è importante non fissare l’altro nella maniera sbagliata, perché potrebbe farlo sentire a disagio. Piuttosto, si può guardare direttamente negli occhi di tanto in tanto durante il dialogo per dimostrare che si è coinvolti nella conversazione e si sta ascoltando l’altro. Se invece si sta cercando di avvicinarsi a qualcuno, prima di fissarlo negli occhi è meglio attirare la sua attenzione con un sorriso o un cenno. Questo aiuterà a creare uno spirito di apertura e di simpatia che renderà più facile lo stabilimento del contatto visivo.

Mantenere il contatto visivo per troppo tempo può anche essere fuorviante. Anche se gli esperti consigliano di guardarsi negli occhi per circa il 50-60% del tempo durante una conversazione, “fissare” l’altro potrebbe far sentire a disagio e creare un senso di minaccia. Per evitare questa situazione, occorre fare l’ortite e osservare le espressioni del viso dell’interlocutore, senza fissare solo i suoi occhi. Questo creerà un’atmosfera di confidenza e di apertura, senza far sentire l’altro a disagio.

È anche importante notare il tipo di contatto visivo che si sta stabilendo. Possono esserci in effetti diversi tipi di contatto visivo, a seconda del linguaggio non verbale. Un contatto visivo diretto e fisso, per esempio, può significare aggressività o un atteggiamento provocatorio. D’altra parte, un contatto visivo calmo e diretto può creare un senso di intimità e di cordialità.

Infine, occorre considerare il contesto in cui si sta stabilendo il contatto visivo. Ogni situazione richiede un tipo di contatto visivo adeguato. In un ambiente professionale, per esempio, potrebbe essere più appropriato rivolgere il proprio sguardo verso l’altro per dimostrare rispetto e cortesia. In un ambiente informale, invece, il contatto visivo può indicare una volontà di socializzare e di instaurare un rapporto di amicizia.

In conclusione, stabilire un contatto visivo efficace richiede l’osservazione del momento giusto, il mantenimento della misura, la comprensione dei diversi tipi di contatto visivo e la considerazione del contesto. Un buon contatto visivo può fare la differenza nella comunicazione, creando un senso di fiducia, di rispetto e di apertura. Con queste strategie, sarete sicuri di stabilire il giusto contatto visivo che porta a una comunicazione efficiente e cordiale con gli altri.

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