La frase “vino al calice” significa che il vino viene servito in un calice specifico per la degustazione. Il calice, chiamato anche bicchiere, è realizzato in vetro trasparente e di forma specifica, in modo da consentire un’adeguata osservazione del vino e l’odore del suo bouquet. È importante sottolineare che il calice per il vino è di solito diverso da quello utilizzato per altre bevande alcoliche.
La confusione tra “vino al calice” e “vino a calice” può derivare dal fatto che spesso sentiamo dire “birra alla spina” o “birra in bottiglia” e si pensa che la stessa logica si applichi al vino. Tuttavia, si tratta di due concetti differenti.
La corretta espressione “vino al calice” si riferisce al modo in cui il vino viene servito in un ristorante o in una enoteca. Richiedere un “vino al calice” indica che si desidera un bicchiere di vino proveniente da una bottiglia precedentemente aperta. Questo può essere molto conveniente per chiunque voglia assaggiare un vino senza dover necessariamente acquistare l’intera bottiglia.
Al contrario, quando si ordina un “vino a calice”, si indica che si vuole che il vino venga versato direttamente dal bicchiere dell’imbottigliatore. Questo metodo è meno comune e si trova solitamente solo in cantine o ristoranti che producono e imbottigliano il loro vino venduto esclusivamente a calice.
L’uso corretto dell’espressione “vino al calice” è importante soprattutto quando si scrive o si parla di enogastronomia o di degustazione di vini. Nonostante l’errata espressione “vino a calice” sia talvolta utilizzata in modo informale o colloquiale, è bene fare attenzione ad utilizzare correttamente la forma “vino al calice” per evitare equivoci o fraintendimenti in contesti più formali o professionali.
La corretta scrittura, come detto prima, è “vino al calice”. È quindi importante diffondere e promuovere la terminologia corretta per evitare confusione e incomprensioni.
In conclusione, quando ci si riferisce a un vino servito in un calice specifico per la degustazione, si deve utilizzare correttamente l’espressione “vino al calice”. Tale forma è adeguata sia nella scrittura che nel parlato, soprattutto in contesti professionali o formali in cui la precisione e la correttezza sono fondamentali.