Ma come si formano queste microplastiche?
Le microplastiche possono avere diverse origini: possono essere il risultato della degradazione di oggetti di plastica di dimensioni maggiori, come le bottiglie, le sacchetti, i giocattoli, i tappi e altri oggetti simili. In altri casi, le microplastiche possono essere prodotte intenzionalmente, come ad esempio nelle operazioni di sabbiatura di oggetti o parti di plastica.
Una delle cause principali della formazione di microplastiche è l’utilizzo di prodotti contenenti microsfere di plastica come ingredienti. Questi prodotti vengono spesso utilizzati in prodotti per la cura del corpo, come scrub e dentifrici, dove le microsfere svolgono la funzione di esfolianti.
Una volta utilizzati questi prodotti finiscono per finire nel sistema fognario e, successivamente, nei fiumi o negli oceani. Il problema è che le microsfere di plastica non si degradano come i materiali naturali, ma si frammentano in microplastiche che non possono essere eliminate dall’ambiente.
Le microplastiche possono anche essere prodotte da altri tipi di prodotti di plastica, come materiali per l’imballaggio, giocattoli, tappeti e qualsiasi altro oggetto in plastica che viene esposto ai raggi solari, all’acqua o al vento. La degradazione di questi oggetti finisce per creare piccoli frammenti, ovvero le microplastiche.
Un altro possibile fattore che contribuisce alla formazione di microplastiche è rappresentato dalle perdite di materiali in plastica durante le attività di produzione, trasporto e smaltimento.
Vale la pena ricordare che le microplastiche rappresentano una vera e propria minaccia per l’ambiente e per le specie che vi abitano, in quanto vengono facilmente ingerite dagli organismi e possono danneggiare il loro sistema digestivo e respiratorio.
Inoltre, le microplastiche possono contenere sostanze tossiche e/o inquinanti, come i PCB, che possono essere rilasciati nell’ambiente e causare danni agli organismi stessi e all’intero ecosistema.
Ridurre la quantità di microplastiche presenti nell’ambiente è una sfida cruciale, e una delle soluzioni possibili è quella di utilizzare meno prodotti in plastica, ma anche di promuovere i metodi di smaltimento corretti e, soprattutto, di accelerare lo sviluppo di materiali alternativi che possano sostituire i tradizionali prodotti di plastica.
In quest’ottica, ogni cittadino può fare la propria parte, adottando comportamenti virtuosi, come separare i rifiuti e utilizzare meno prodotti di plastica usa e getta, ma anche scegliere cosmetici e altri prodotti che non contengono microsfere di plastica.
In sintesi, le microplastiche sono uno dei problemi ambientali più urgenti e importanti del nostro tempo. La loro formazione è il risultato di molteplici fattori, e solo la combinazione di sforzi a livello globale può contribuire a ridurre il loro impatto negativo sull’ambiente e sulla salute delle specie che lo abitano.