Come pronome personale, “loro” viene utilizzato per riferirsi a più di una persona in terza persona. Ad esempio, “loro sono amici” significa “queste persone sono amici”. La formazione del pronome “loro” segue le regole grammaticali standard per la flessione dei verbi. In altre parole, devi usare la terza persona plurale del verbo. Ad esempio, se diciamo “Mario e Giorgio lavorano” e vogliamo sostituire il nome con un pronome, diremmo “loro lavorano”. Il verbo “lavorano” viene flesso per la terza persona plurale (cioè “loro”) in accordo con la regola grammaticale.
Inoltre, “loro” può essere utilizzato come aggettivo possessivo plurale. In questo caso, “loro” viene usato per indicare che un oggetto o una persona appartiene a più di una persona che non è anche l’interlocutore. Ad esempio: “Ho visto il loro cane oggi”. In questa frase, “loro” indica che il cane appartiene a un gruppo di persone che non è l’ascoltatore.
La formazione dell’aggettivo possessivo plurale “loro” segue le stesse regole delle altre parole italiane che finiscono in “-o”: devi sostituire “-o” con “-i”. Ad esempio, se vogliamo scrivere “la loro casa”, dobbiamo riscrivere la parola “loro” al plurale e aggiungere “-i” alla fine: “le loro case”.
In sintesi, la formazione di “loro” come pronome personale o aggettivo possessivo plurale dipende dalla regola grammaticale standard per flettere il verbo o il sostantivo al plurale. Il trucco consiste nel ricordare che “loro” è una parola plurale e deve essere usata solo per riferirsi a un gruppo di persone. Anche se può sembrare confusa all’inizio, con un po’ di pratica e di familiarità con la grammatica italiana, si può imparare come usarla correttamente.