Prima dell’esame
Prima di sottoporsi a una gastroscopia, è importante seguire alcune raccomandazioni fornite dal medico curante. In generale, si consiglia di limitare l’assunzione di cibi e bevande per almeno 6-8 ore prima dell’esame per evitare che il cibo possa interferire con la visualizzazione delle pareti dell’apparato digerente. Inoltre, è necessario informare il medico se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti, antiinfiammatori o antidiabetici.
L’esame
La gastroscopia viene solitamente eseguita in una sala operatoria dedicata e sterile, sotto la supervisione di un anestesista. Prima dell’inizio dell’esame, viene somministrata una sedazione leggera che aiuta a rilassarsi e ad alleviare le sensazioni spiacevoli. Successivamente, l’endoscopio viene introdotto attraverso la bocca e il paziente deve inghiottire per facilitare la sua progressione lungo l’esofago.
A questo punto, il medico si concentra sull’esplorazione delle pareti dell’esofago, stomaco e duodeno, valutandone lo stato di salute e rilevando eventuali lesioni, ulcerazioni o infiammazioni. Durante l’esame, il paziente può avvertire una sensazione di tensione o di nausea e per questo motivo viene monitorato costantemente dal personale sanitario.
L’esame dura in genere tra i 10 e i 20 minuti. Al termine, viene rimosso l’endoscopio e il paziente viene tenuto in osservazione per un breve periodo per permettere alla sedazione di poter passare.
Dopo l’esame
Dopo la gastroscopia, si possono avvertire una lieve sensazione di nausea e rigonfiamento dello stomaco, ma questi sintomi solitamente passano dopo poche ore. Il medico curante darà istruzioni specifiche su come comportarsi nei giorni successivi all’esame e sulla ripresa delle normali attività quotidiane.
In caso di rilevamento di anomalie durante l’esame, il medico potrebbe prescrivere ulteriori esami o trattamenti per la diagnosi e la cura delle patologie dell’apparato digerente.
Conclusioni
La gastroscopia è un esame medico importante per la valutazione dello stato di salute dell’apparato digerente. Certo, può rappresentare un’esperienza sgradevole, ma è importante ridurre i fastidiosi sintomi che possono essere descritti in caso di eventuali patologie. Seguendo le giuste raccomandazioni fornite dal medico curante, il paziente può contribuire ad aumentare l’efficacia dell’esame e prevenire interventi invasivi e lidi complicati.