La malattia è causata dalla diminuzione della produzione di dopamina, un neurotransmettitore che regola le funzioni motorie e cognitive. Ciò può essere causato da un evento specifico, come la morte di cellule del sistema nervoso centrale, ma nella maggior parte dei casi la causa è sconosciuta.
Fortunatamente, esistono molte tecniche di diagnosi a disposizione per rilevare la malattia del Parkinson con precisione. In questo articolo, esploreremo come si diagnostica il Parkinson.
Primo passo: Esame neurologico
La prima fase della diagnosi del Parkinson è un esame neurologico accurato. In questa fase, il medico esaminerà il paziente per rilevare eventuali sintomi del Parkinson, come tremori, rigidità muscolare, rallentamento dei movimenti, e disturbi dell’equilibrio.
Il medico effettuerà inoltre un esame del sistema nervoso centrale, durante il quale valuterà i riflessi del paziente, la mobilità muscolare, la coordinazione motoria e la capacità di mantenere l’equilibrio.
Secondo Passo: Test delle funzioni neuropsicologiche
Il secondo passo della diagnosi del Parkinson è un test del funzionamento neuropsicologico. In questa fase, il medico valuterà le capacità intellettuali del paziente, la memoria, l’attenzione e altre funzioni cognitive.
Il test può essere utilizzato per rilevare eventuali problemi cognitivi associati alla malattia del Parkinson, come ad esempio la demenza.
Terzo passo: Imaging a risonanza magnetica
Il terzo passo della diagnosi del Parkinson è un’immagine a risonanza magnetica (MRI). La MRI utilizza onde radio per creare un’immagine dettagliata del cervello.
Questo è un passo importante, in quanto può aiutare a escludere altre condizioni come la sclerosi multipla o tumori cerebrali, che possono causare sintomi simili a quelli del Parkinson.
Quarto passo: Test diagnostico di levodopa
Il quarto passo della diagnosi del Parkinson è un test diagnostico con levodopa. La levodopa è un medicinale che aumenta la produzione di dopamina. Se un paziente ha il Parkinson, la sua risposta alla levodopa sarà visibile entro un’ora dall’assunzione.
Il test viene effettuato sotto la supervisione medica in un ambiente controllato e può aiutare a determinare se il paziente ha il Parkinson o altre condizioni che possono causare sintomi simili.
In conclusione
In sintesi, esistono quattro passi principali per la diagnosi del Parkinson; esame neurologico, test delle funzioni neuropsicologiche, imaging a risonanza magnetica e test diagnostico di levodopa.
Il Parkinson può essere diagnosticato con precisione con l’uso di questi test, purtroppo, non esiste una cura per la malattia. Tuttavia, i pazienti possono gestire i sintomi usando una combinazione di terapie farmacologiche e fisiche, consentendo loro di godere di una qualità della vita migliore.