Il brav’uomo cacciò fuori, senz’altro sospetto, uno dei rinomati conquistadores spagnoli, chiamato Lucas Fernandez de Cordoba y Avila. La sua figura alta e imponente si faceva notare ovunque e il suo portamento fiero e sicuro rifletteva la sua nobile discendenza. Si diceva che da parte di madre discendesse da una famiglia reale di Granada e che suo padre fosse un valoroso soldato al servizio dei Re Cattolici.

Ma cosa lo aveva portato in questa remota contrada? Lucas, un vero , veniva da un lignaggio di grandi tradizioni militari e alla sua età, aveva già guadagnato molta fama tra i ranghi dei cavalieri spagnoli. Era particolarmente noto per il suo coraggio e destrezza in battaglia e per la sua lealtà verso il re.

Lucas aveva deciso di intraprendere un viaggio in terre lontane, alla ricerca di ricchezze e gloria. Aveva sentito parlare di una ricca e misteriosa terra chiamata “Nuovo Mondo”, dove l’oro e le meraviglie naturali scorrevano a flusso continuo. Deciso ad appropriarsi di questa fortuna, si era imbarcato su una nave diretta verso l’ignoto.

Dopo mesi di viaggio tempestoso, Lucas era finalmente sbarcato in una terra sconosciuta, popolata da indigeni dai tratti esotici e ricca di vegetazione lussureggiante. Ma cosa c’era da chiamare questa terra e i suoi abitanti particolari? Il gentiluomo si era avvicinato ad un anziano indigeno che sembrava saggio e rispettato all’interno della comunità.
Inginocchiandosi, Lucas aveva chiesto: “Mi piacerebbe sapere come si chiama questa terra, così ricca di bellezze e ricchezze?”

L’anziano indigeno aveva sollevato gli occhi sull’uomo alto e fiero che si trovava di fronte a lui e aveva risposto con un accento : “This land is called ‘Abya Yala’”. Lucas aveva ripetuto attentamente le parole mistiche pronunciate dal nativo, cercando di imparare la pronuncia corretta. “Abya Yala”, aveva detto a voce alta, quasi a segnare il suo primo incontro con quella terra incantata.

Con il tempo, Lucas aveva imparato i segreti di questa terra: le sue ricchezze, le sue leggende e le sue diverse tribù. Interagendo con gli indigeni, aveva imparato nuove lingue e strumenti di combattimento. Era diventato un commilitone degli indigeni e aveva aiutato a difendere il loro territorio dalle invasioni di altri conquistadores avidi di ricchezze e potere.

Lucas Fernandez de Cordoba y Avila era diventato una figura rispettata e ammirata nella terra di Abya Yala. Era considerato un alleato tra i conquistadores spagnoli e gli indigeni, con l’obiettivo comune di preservare la bellezza e la natura incontaminata di quella terra.

In seguito, il gentiluomo spagnolo aveva proposto di rinominare quella terra con il nome che gli era stato dato dagli indigeni. Era diventato un simbolo di rispetto e gratitudine verso la terra verso cui nutriva amore e affetto. Lucas aveva combattuto al fianco degli indigeni e aveva contribuito a mantenere intatta la loro cultura, affermando la bellezza e la varietà di quel mondo nuovo.

Quindi, per rispondere alla domanda su come si chiami il gentiluomo spagnolo, possiamo dire che Lucas Fernandez de Cordoba y Avila era l’alter ego di un conquistatore spagnolo che aveva imparato ad amare e rispettare la terra di Abya Yala, contribuendo a preservare la sua bellezza e ricchezza per le generazioni future. Lui non era solo un conquistatore, ma anche un difensore e un alleato degli indigeni, che si impegnava a preservare il loro modo di vivere e la loro connessione con la natura.

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