Prima di entrare nel dettaglio su come si calcola la pensione contributiva, è importante capire cosa si intende per contribuzione. La contribuzione rappresenta la quota determinata del salario che ogni lavoratore deve versare nell’INPS, ovvero l’ente previdenziale italiano, al fine di assicurarsi un’entrata economica nel momento in cui andrà in pensione.
Il primo passo per calcolare la pensione contributiva consiste nell’acquisire il proprio estratto contributivo presso l’INPS, una sorta di “libretto matricolare” che contiene tutte le informazioni relative alla carriera lavorativa, ai contributi versati e ai periodi di assenza dal lavoro. L’estratto contributivo si può ottenere in modo semplice e rapido tramite il sito web dell’INPS, oppure recandosi presso uno dei suoi uffici.
Una volta ottenuto l’estratto contributivo, occorre verificare quanti anni di contributi si hanno effettivamente maturati, il che rappresenta uno dei fattori chiave per il calcolo della pensione contributiva. Il requisito minimo richiesto per andare in pensione è di 20 anni di contributi versati, tuttavia in genere si deve maturare una soglia superiore per poter accedere a una pensione decente.
Successivamente, è necessario verificare il reddito annuale medio a cui si ha diritto, ovvero la media degli stipendi guadagnati negli ultimi 5 anni di lavoro. Tale valore è importante poiché rappresenta la base per il calcolo della pensione contributiva. In particolare, la pensione contributiva viene calcolata in base alla percentuale del reddito annuale medio e della durata dei contributi versati.
La formula per il calcolo della pensione contributiva è la seguente: pensione contributiva = reddito annuale medio x coefficiente di rivalutazione x anni di contributi versati / 40. Il coefficiente di rivalutazione viene stabilito annualmente dall’INPS ed è utilizzato per adeguare il valore presente del reddito annuale medio alla situazione economica dell’anno di riferimento.
In sintesi, per calcolare la pensione contributiva occorre conoscere quanti anni di contributi si hanno maturati, il reddito annuale medio degli ultimi 5 anni e il coefficiente di rivalutazione stabilito dall’INPS. Una volta ottenuto il valore corrispondente, è possibile procedere con la richiesta di pensione presso l’INPS.
In conclusione, il calcolo della pensione contributiva rappresenta una questione chiave per garantirsi un reddito minimo quando si va in pensione. Essere a conoscenza delle regole e dei requisiti richiesti per poter accedere alla pensione contributiva è fondamentale per pianificare il proprio futuro e prendere le decisioni giuste in modo consapevole.