La prima cosa da fare se si sospetta di essere vittime di uno stalker è contattare le autorità competenti, ovvero la polizia. Non bisogna avere paura o vergogna di chiedere aiuto, perché lo stalking è un reato e le forze dell’ordine sono pronte ad agire per proteggere le vittime.
È importante, inoltre, tenere un registro dettagliato degli episodi di stalking, annotando giorno, ora, luogo e circostanze dell’evento. Questo potrebbe essere utile sia per le indagini della polizia, sia come prova in caso di un eventuale processo.
Se lo stalker è un conoscente o un ex partner, è possibile prendere altre misure di protezione, come chiedere un ordine restrittivo o una protezione civile. Questi strumenti legali possono proteggere la vittima dallo stalker e impedirgli di avvicinarsi o contattare la persona che lo ha richiesto.
Tuttavia, esistono anche misure che la vittima può prendere da sola per proteggersi dall’ stalking. Ecco alcuni consigli utili:
– Non rispondere alle chiamate, ai messaggi o alle email dello stalker. È importante evitare ogni contatto e non dare allo stalker la possibilità di comunicare con la vittima.
– Cambiare le proprie abitudini, come gli orari di lavoro, gli itinerari giornalieri e le destinazioni preferite. Questo può aiutare a rendere più difficile per lo stalker seguire la vittima o avvicinarsi a lei.
– Installare sistemi di sicurezza, come telecamere o allarmi, a casa o in ufficio. In questo modo, la vittima avrà una maggiore tranquillità e potrà sentire più al sicuro.
– Chiedere aiuto a familiari o amici fidati. È importante avere qualcuno a cui confidarsi e che possa supportare la vittima in questa difficile situazione.
In ogni caso, è fondamentale non sottovalutare la situazione e cercare aiuto il prima possibile. Lo stalking può essere molto pericoloso e la vittima non deve mai sentirsi sola o impotente di fronte a questo problema. Bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto e agire per proteggere la propria sicurezza e il proprio benessere.