Una delle fasi più cruciali nella preparazione del culatello fatto in casa è la salatura. Questo processo conferisce al salume sia sapore che conservabilità, essendo l’antico metodo di conservazione dei salumi prima dell’invenzione del frigorifero.
Prima di iniziare la salatura, è importante selezionare una buona materia prima. È essenziale scegliere un prosciutto di suino di alta qualità, preferibilmente proveniente da animali allevati all’aperto e con una dieta naturale. Un prosciutto di suino di buona qualità assicura un culatello delizioso e gustoso.
Dopo aver selezionato il prosciutto, è necessario rimuovere l’osso del femore, poiché il culatello si ottiene dalla parte muscolare presente attorno all’osso. Una volta rimosso, si otterrà una forma simile a un cilindro che verrà utilizzata per la salatura.
Per salare il culatello, è possibile utilizzare una miscela di sale, pepe nero macinato e altre spezie a piacere. La quantità di sale da utilizzare varia a seconda delle preferenze personali, ma è possibile orientarsi su circa il 3-4% del peso del prosciutto. È consigliabile miscelare le spezie in modo uniforme, assicurandosi che sia distribuito in modo equo.
A questo punto, è possibile procedere con la salatura del culatello. La tecnica tradizionale prevede l’utilizzo di una salamoia, ovvero una soluzione di acqua e sale nella quale immergere completamente il salume. La salamoia dovrebbe avere una concentrazione di sale del 20-25% ed essere mantenuta a una temperatura di 4-6°C.
Il tempo di salatura dipende dalla dimensione del culatello. In generale, si consiglia di salare il culatello per circa 4-5 giorni per ogni chilogrammo di peso. Durante questo periodo, è importante girare il culatello quotidianamente per garantire una salatura uniforme.
Dopo il periodo di salatura, è necessario lavare accuratamente il culatello per rimuovere il sale in eccesso. È consigliabile utilizzare acqua fredda per evitare di cuocere la carne e danneggiarne la struttura.
Una volta lavato il culatello, si può procedere con l’asciugatura. È possibile appendere il salume in un luogo fresco e ben ventilato per un periodo che varia da 6 a 12 mesi, a seconda delle dimensioni e delle condizioni ambientali. Durante questo periodo, la carne subirà una trasformazione chimica che la renderà ancora più pregiata.
Infine, è possibile gustare il culatello fatto in casa. Si consiglia di tagliarlo a fette sottili per apprezzarne appieno il sapore. Il culatello è delizioso consumato da solo, magari accompagnato da un buon pane croccante, ma può anche essere utilizzato come ingrediente di ricette gourmet come pasta, risotti o bruschette.
Preparare il culatello fatto in casa richiede tempo e pazienza, ma il risultato finale ripaga ampiamente gli sforzi. Salare correttamente il culatello è la chiave per ottenere un salume di qualità superiore, capace di conquistare il palato di chiunque abbia il privilegio di assaggiarlo.