La prima cosa da fare è capire a quale tipo di auto si ha a che fare. Esistono infatti due categorie di veicoli: quelli privati e quelli commerciali. Nel caso delle auto private, la legge richiede che il proprietario dichiari la rottamazione all’eventuale centro di demolizione autorizzato entro 30 giorni dalla cessazione dell’utilizzo del veicolo. In questo modo, il proprietario non sarà più responsabile per le eventuali multe o contravvenzioni, ma soprattutto contribuirà ad un corretto smaltimento del veicolo che, una volta giunto in fine vita, può diventare una risorsa preziosa per il riciclo di materiali.
Per quanto riguarda le auto commerciali, il processo di rottamazione è più complesso e richiede il coinvolgimento del Registro Nazionale dei Veicoli Fuori Uso (RNVFU). Per iniziare la procedura, il proprietario deve dichiarare l’avvenuta demolizione nel modulo B della carta di circolazione, puntando l’attenzione su dettagli come chilometraggio, data e orario della rottamazione e il luogo dove questa avverrà. Questa operazione va fatta solo ed esclusivamente da una ditta specializzata che, una volta eseguita la demolizione, provvederà a consegnare il veicolo ad un centro di stoccaggio autorizzato che sarà incaricato di smaltire ogni componente del veicolo secondo le norme di legge.
Dopo aver verificato il tipo di auto e aver stabilito la procedura da seguire, è il momento di cercare un centro di demolizione autorizzato. L’ideale sarebbe optare per un centro che collabora con l’ecosistema circostante, evitando gli sprechi e riducendo l’impatto ambientale. L’autodemolizione non significa infatti gettare l’auto in una discarica, ma significa togliere il migliore da ogni componente per poterlo riciclare; questo processo che avviene insieme ad altri job, che attraverso metodi al d’avanguardia permettono il riciclo di quasi il 90% del veicolo.
Una volta trovato il centro adatto alla propria auto, bisogna presentare tutta la documentazione necessaria, compreso il certificato di proprietà, la carta di circolazione, il libretto delle revisioni e ogni altra documentazione inerente al veicolo. A questo punto, il centro di demolizione eseguirà una verifica del veicolo e stilerà un preventivo per la rottamazione. Se si è soddisfatti dell’offerta, si potrà procedere alla firma del contratto di demolizione.
L’ultimo passo da compiere è quello di consegnare l’auto al centro di demolizione, assicurandosi che questa non contenga più oggetti personali come documenti, chiavi o accessori. Il centro di demolizione provvederà a smantellare l’auto e a smaltirla, ottenendo in cambio il Certificato di Rottamazione, che servirà per dimostrare la cessazione del veicolo.
In definitiva, il processo di rottamazione di un’auto richiede un po’ di attenzione e di organizzazione, ma rappresenta un gesto importante sia per la tutela dell’ambiente che per il rispetto delle norme vigenti in merito alla demolizione dei veicoli. Seguire i passaggi descritti sopra garantirà quindi una corretta rottamazione, ottenendo anche un guadagno economico se il centro di demolizione offre un rimborso.