L’evonimo è una pianta sempreverde originaria dell’Asia orientale e rientra nella famiglia delle Celastraceae. Conosciuto anche come evonimo del Giappone o della California, è una pianta frequentemente impiegata per adornare muri o come siepe grazie alla sua alta densità di foglie. Spesso viene potato per contenere la crescita e definirne la forma. In questo articolo scopriremo come potare l’evonimo.

Il momento giusto per potare l’evonimo

La potatura dell’evonimo può essere svolta in due periodi dell’anno: uno in primavera, prima della fioritura, ed uno in autunno, dopo la fioritura. In ogni caso, l’operazione va effettuata quando la pianta è in fase di crescita, non quando la vegetazione è ferma. Il giusto momento per potare l’evonimo è quindi quando hanno iniziato a crescere nuovi germogli e la pianta sta è in fase di sviluppo.

La tecnica della potatura dell’evonimo

Per potare l’evonimo è necessario munirsi di guanti appositi, forbici da potatura e eventualmente un seghetto. In primo luogo, è importante rimuovere i rami morti o danneggiati. In secondo luogo, bisogna eliminare i rami che si incrociano o che crescono verso il basso, in modo che l’evonimo mantenga la forma desiderata.

Una volta effettuata la potatura di rami inutili, occorre valutare la densità della chioma e ridurre la lunghezza dei rami che sporgono dall’arbusto in modo uniforme. Questo aiuterà la pianta ad avere una forma compatta e una dimensione proporzionata rispetto alle spazi in cui cresce.

Infine, per dare una forma definitiva alla pianta, è possibile controllare l’altezza e la larghezza dell’evonimo. Questo può essere fatto tagliando i rami principali alla base, in modo che tornino a ramificarsi da vicino al tronco e cambiare così la forma dell’arbusto.

Cosa evitare durante la potatura dell’evonimo

Durante la potatura dell’evonimo, è importante evitare di rimuovere troppi rami in una sola volta, il che causerebbe lo stress della pianta. Inoltre, bisogna evitare di tagliare i rami nel punto dove iniziano le foglie, poiché questo potrebbe ostacolare la crescita di nuovi germogli. È sempre importante tenere le forbici pulite e affilate al fine di non danneggiare i rami della pianta.

Inoltre, come regola generale, non bisogna mai rimuovere più del 30% della chioma della pianta in un’unica potatura. Questo perché la pianta potrebbe difficilmente riprendersi da un taglio così drastico.

Conclusione

In sintesi, la potatura dell’evonimo è una operazione che richiede accuratezza, tempo e cura. Se effettuata nel modo corretto, l’arbusto può diventare un bellissimo e rigoglioso esemplare. È importante agire con cautela, in modo da non danneggiare la pianta, e seguire i consigli specifici per ottenere una chioma ben curata e densa e forme equilibrate. Con un po’ di pazienza e attenzione, potare l’evonimo può diventare un’operazione piacevole e soddisfacente che darà ai giardini un aspetto rigoglioso e ordinato.

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