Prima di tutto, per avere diritto alla NASpI, è necessario essere stati assunti con un contratto a tempo indeterminato e avere perso involontariamente il lavoro. Non è possibile richiedere la NASpI in caso di dimissioni volontarie o licenziamenti disciplinari. È importante quindi rassegnare le dimissioni solo se si ha una valida alternativa lavorativa.
La prima cosa da fare per richiedere la NASpI è iscriversi presso il centro per l’impiego (ex ANPAL – Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) entro 7 giorni dall’ultima prestazione lavorativa. La registrazione al centro per l’impiego è fondamentale per dimostrare la disponibilità alla ricerca attiva di un nuovo impiego.
Per poter percepire la NASpI, è necessario aver lavorato per almeno tre mesi negli ultimi 12 mesi precedenti alla disoccupazione. Inoltre, è richiesto un periodo di contribuzione di almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti l’ultima occupazione. È consigliabile fare una verifica preliminare per assicurarsi di avere i requisiti necessari per evitare di perdere tempo e energie.
La durata della NASpI varia in base alla propria situazione lavorativa pregressa. In linea generale, si può percepire per un massimo di 24 mesi, ma la durata esatta dipende da vari fattori come l’età e il numero di settimane lavorate. La NASpI viene erogata mensilmente e il suo importo varia in base all’ultimo stipendio percepito. Per l’entità dell’assegno NASpI, è possibile utilizzare gli strumenti messi a disposizione dall’INPS.
È importante rimanere costanti nella ricerca attiva di un nuovo impiego durante la percezione della NASpI. Ogni mese, ci si impegna a presentare la cosiddetta “domanda di risonanze”, una dichiarazione della propria disponibilità alla ricerca di lavoro presso il centro per l’impiego. Inoltre, è fondamentale accettare le opportunità di lavoro offerte dal centro per l’impiego compatibili con il proprio profilo professionale. Rifiutare senza giustificato motivo un’offerta di lavoro può comportare la revoca della NASpI.
Infine, è consigliabile tenere traccia di tutti i documenti riguardanti la NASpI. Conservare la corrispondenza con l’INPS e i documenti relativi alle ricerche di lavoro può essere utile in caso di contestazioni o verifiche. È importante anche informarsi sulle eventuali sanzioni o novità riguardanti la NASpI per evitare di incorrere in problematiche legate al suo percepmiento.
In conclusione, la NASpI rappresenta un importante sostegno economico per i lavoratori disoccupati, ma è fondamentale essere informati correttamente su come richiederla e percepirla nel rispetto delle normative. Seguendo le linee guida sopra riportate e rimanendo costanti nella ricerca attiva di lavoro, si può sfruttare al meglio questo beneficio e favorire la propria reintegrazione nel mercato del lavoro.