Barbarossa governò il Sacro Romano Impero dal 1155 al 1190, e fu coinvolto in molte guerre e conflitti durante il suo governo. Nel 1189, decise di partecipare alla Terza crociata per recuperare Gerusalemme dalle mani dei musulmani.
Suo figlio, il duca Federico VI di Svevia, era già in Turchia quando il padre decise di partecipare alla crociata. Barbarossa, all’epoca settantunenne, mise insieme un’armata di circa 100.000 uomini e partì per la Terra Santa nel maggio 1189.
Le notizie della partenza dell’imperatore fecero scalpore in tutta Europa, e la crociata diventò un evento di grande importanza. Tuttavia, il viaggio di Barbarossa non fu facile: i suoi uomini dovettero attraversare l’Europa, la Grecia, la Turchia e infine la Siria per raggiungere Gerusalemme.
Durante il viaggio, l’imperatore fu coinvolto in molte battaglie e conflitti, e dovette affrontare anche alcuni problemi interni al suo esercito, tra cui la malattia e la mancanza di rifornimenti.
Il 10 giugno 1190, Barbarossa e il suo esercito attraversarono il fiume Saleph in Turchia, ma l’imperatore cadde da cavallo e annegò nelle acque del fiume. La notizia della sua morte allarmò i suoi uomini, che non sapevano come proseguire senza di lui.
La morte di Barbarossa rimase un mistero per molti anni: alcuni storici sostenevano che fosse stato ucciso in un attentato, mentre altri sostenevano che fosse morto per malattia o per cause naturali.
Recentemente, gli archeologi hanno scoperto alcuni resti nel fiume Saleph che potrebbero appartenere all’imperatore. Gli scavi sono in corso e si spera di potere confermare la vera causa della morte di Federico Barbarossa.
In ogni caso, la morte di Federico Barbarossa fu un grave colpo per la Terza crociata e per l’intero Sacro Romano Impero. Barbarossa era uno dei suoi leader più carismatici e cari, e la sua scomparsa lasciò un vuoto difficile da colmare.
La Terza crociata continuò senza Barbarossa, ma senza di lui i suoi alleati europei persero gran parte del loro potere e della loro influenza in Terra Santa. La morte dell’imperatore fu un duro colpo per il cristianesimo, ma la sua leggenda e il suo mito vive ancora oggi in molte parti del mondo.