L’indice caviglia-braccio (ICB) è un indicatore di rischio di malattia cardiovascolare (MCV) e viene utilizzato per valutare la presenza di arteriopatia periferica (AP). Viene definito come il rapporto tra la pressione sistolica della caviglia e quella del braccio. Un valore inferiore a 0,9 indicherebbe un rischio maggiore di MCV, mentre un valore superiore a 1,3 escluderebbe l’AP.

La misurazione dell’ICB può essere eseguita in modo semplice e non invasivo, utilizzando un apparecchio chiamato doppler. Questo strumento utilizza onde sonore ad alta frequenza per rilevare il flusso sanguigno nelle arterie.

Per iniziare la misurazione dell’ICB, il paziente deve essere sdraiato sulla schiena con le gambe distese e rilassate. Il braccio e la caviglia devono essere scoperti e la temperatura della stanza deve essere controllata per evitare risultati falsati.

Successivamente, l’operatore applicherà uno stetoscopio con cuffie doppler sulle arterie brachiali (nel braccio) e tibiali posteriori o dorsali (alla caviglia). A questo punto si gonfierà il bracciale sul braccio, avviando la misurazione della pressione arteriosa.

La pressione del braccio verrà poi rilevata e registrata. Dopodiché si procederà a gonfiare il bracciale presente alla caviglia, fino a raggiungere una pressione superiore di almeno 20 mmHg rispetto alla pressione sistolica.

Una volta che i valori della pressione sistolica sono stati registrati, il rapporto tra la pressione della caviglia e quella del braccio verrà calcolato.

In generale, un valore dell’ICB inferiore a 0,9 indica la presenza di AP, mentre un valore superiore a 1,3 suggerisce l’assenza automatica di AP. Tuttavia, è importante notare che questi valori possono essere influenzati da fattori come l’età, il sesso e la presenza di altre patologie.

L’ICB è uno strumento utile nella valutazione del rischio cardiovascolare, in particolare per gli anziani e i pazienti con diabete o fattori di rischio di MCV. Il suo utilizzo è consigliato come parte della routine di valutazione del paziente da parte del medico di famiglia, ma anche durante le visite specialistiche in cardiologia e angiologia.

In conclusione, la misurazione dell’ICB è un test semplice e non invasivo che fornisce informazioni preziose sulla salute vascolare del paziente. Sebbene i valori ottenuti siano indicativi, aiutano il medico a identificare i pazienti a rischio di patologie cardiovascolari e ad intraprendere in tempo azioni preventive e terapeutiche.

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