La prima cosa da fare è essere costanti. La ripetizione della stessa parola o frase è la chiave dell’apprendimento del parrocchetto. Inoltre, il proprietario deve essere paziente e non avere fretta nel vedere i risultati. È anche importante evitare di urlare o di sollecitare l’uccello a parlare; questo può farlo sentire in difficoltà e può comportare una retrocessione nell’apprendimento.
La seconda cosa da fare è individuare una parola o frase che il parrocchetto potrebbe facilmente imitare. Le prime parole che solitamente un parrocchetto apprende sono “Ciao” e “Bello”. Altri proprietari di parrocchetti hanno riportato di aver insegnato frasi come “Ti amo”, “Dove sei?”, “Che fai?” e “Cosa c’è di nuovo?”. È importante ricordare che le parole o le frasi devono essere ripetute in modo costante ogni volta che si interagisce con il parrocchetto.
La terza cosa è l’ambiente. È importante tenere il parrocchetto in un ambiente in cui si parla spesso. Se il proprietario parla spesso con l’uccello, questo lo incoraggerà ad imitare mentre ascolta. Anche la posizione degli oggetti può essere un aiuto: mettendo un fumetto o uno specchio vicino a lui, il parrocchetto potrebbe avere l’impressione che ci sia qualcuno con lui, e potrebbe essere incoraggiato ad imitare la voce umana.
La quarta cosa è il tono della voce. È importante parlare con un tono chiaro e deciso in modo che il parrocchetto possa distinguere ogni parola. Inoltre, il tono deve essere amichevole e tranquillo perché, quando il parrocchetto si stressa o si sente in difficoltà, può interrompere il processo di apprendimento.
La quinta cosa riguarda la motivazione. È importante motivare il parrocchetto a parlare, fornisceci cibo e premi quando ripete frasi o parole. Il proprietario deve anche prestare attenzione al comportamento dell’uccello: se il parrocchetto urla o fa rumore, è probabile che stia cercando di attirare l’attenzione del proprietario e insoddisfatto. In questo caso, gli verranno forniti ulteriori stimoli nel tentativo di incoraggiarlo ad imitare la voce umana.
La sesta cosa da fare è essere pazienti. Imparare a parlare richiede tempo e pazienza, in modo che il proprietario non debba forzare l’uccello a rispondere immediatamente. Inoltre, alcune specie di parrocchetti non parlano, quindi non bisogna essere delusi se un parrocchetto non impara a parlare.
In sintesi, insegnare a parlare ai parrocchetti richiede costanza e pazienza. Bisogna individuare parole o frasi che il parrocchetto può facilmente ripetere e ripetere queste parole costantemente. Bisogna parlare con tono deciso e amichevole, mantenere l’ambiente pulito e incoraggiare il parrocchetto con cibo e premi. Bisogna anche prestare attenzione alla situazione di stress dell’uccello e fornirgli ulteriori stimoli quando necessario. E, soprattutto, bisogna essere pazienti e non fretta nell’attendere i risultati.