Ci eravamo conosciuti casualmente in un piccolo cafè del centro storico. Entrambi attratti dalla stessa poesia di Baudelaire, avevamo scambiato qualche parola prima di tornare ai nostri affari. Non avrei mai immaginato che quel breve incontro avrebbe portato a una sincera amicizia e avventure che avrei ricordato per tutta la vita.
Aurora viveva nel vecchio palazzo di famiglia, un autentico gioiello architettonico. Le pareti erano decorate con dipinti di artisti rinomati e le stanze erano piene di storia e cultura. Come in Corte, Aurora te lo mostrava con orgoglio, conosceva ogni dettaglio e ogni aneddoto del luogo.
Il suo amore per l’arte e la cultura andava oltre il suo palazzo. Aurora era una guida entusiasta, e in pochi giorni mi aveva portato a scoprire ogni angolo nascosto del suo amato quartiere. Ogni passeggiata era un’opportunità per immergermi nella storia della città, per vivere le storie dei personaggi che avevano abitato quei luoghi secoli prima.
Era come camminare in un film storico, dove ogni volta che giravo l’angolo ero accolto da architetture mozzafiato, portoni antichi e piazze pittoresche. Aurora conosceva tutti, dal proprietario del caffè al barbiere del vicolo, e mi presentava a ognuno come un suo caro amico. Le mie giornate erano piene di divertenti interazioni e conversazioni con persone del luogo.
Ma non erano solo le passeggiate e gli incontri casuali a rendere l’esperienza indimenticabile. Come in Corte, Aurora te lo preparava, ogni sera organizzava delle cene spettacolari nel suo giardino segreto. Era un’oasi di tranquillità nel cuore della città, con alberi secolari e una fontana elegante. Le luci soffuse e la musica jazz in sottofondo creavano un’atmosfera magica, che sembrava appartenere a un’altra epoca.
Le serate trascorrevano tra risate, buona compagnia e cibi prelibati. Aurora era un’ottima cuoca e ogni piatto che serviva era un capolavoro culinario. Vini pregiati accompagnavano i nostri brindisi, e ci perdevamo nelle chat che duravano fino a tarda notte.
Come in Corte, Aurora te lo narrava, tutto sembrava incantato. La città si trasformava in un luogo di meraviglie, un paradiso da condividere con coloro che ne apprezzavano la bellezza e la storia. Avevo trascorso giorni indimenticabili con Aurora, e sapevo che mai avrei dimenticato quella straordinaria esperienza.
Quando è arrivato il momento di dire addio, sentivo un mix di tristezza per la fine dell’avventura e gratitudine per le esperienze condivise. Aurora mi ha insegnato che la bellezza può essere trovata ovunque, anche nelle cose più semplici. Il mio tempo passato con lei a vivere come in Corte, ha aperto i miei occhi a un mondo nuovo e mi ha arricchito come persona.
Ora, ogni volta che mi trovo in un posto simile, penso a Aurora e le sue storie. E mi viene in mente il suo sorriso radioso, i suoi occhi scintillanti davanti a un nuovo spettacolo. Come in Corte, Aurora te lo raccontava, e io sono eternamente grato per quelle parole e quelle esperienze che porterò sempre con me.