La CIG può essere richiesta dalle aziende che si trovano in uno stato di difficoltà economica, finanziaria o tecnologica, o che sono colpite da situazioni straordinarie come calamità naturali. Essa permette di sospendere temporaneamente l’attività lavorativa dei dipendenti, fornendo loro una tutela economica durante il periodo di inattività.
Il meccanismo di funzionamento della cassa integrazione ordinaria prevede che l’azienda presenti una richiesta all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), che avrà il compito di valutare se sussistono le condizioni necessarie per l’attivazione della CIG. L’INPS effettuerà una serie di controlli sulla situazione dell’azienda e naturalmente dei lavoratori coinvolti, verificando l’effettiva necessità di ricorrere a tale strumento.
Una volta approvata la richiesta, l’INPS provvederà a erogare un’indennità giornaliera ai lavoratori interessati, il cui importo sarà determinato in base alla retribuzione precedente la sospensione dell’attività. Questo permette ai dipendenti di ricevere un’entrata economica per coprire almeno parzialmente la perdita di reddito durante il periodo di inattività lavorativa.
L’azienda, dal canto suo, è tenuta a versare contributi all’INPS in base ai lavoratori sospesi. Questi contributi sono stabilizzati in percentuale e, in generale, l’azienda deve pagare il 24% del salario dei dipendenti interessati per il periodo di cassa integrazione ordinaria.
La durata della CIG è generalmente di massimo 24 mesi, ma è possibile richiedere proroghe in casi particolari come situazioni di crisi prolungata. Durante il periodo di cassa integrazione ordinaria, i lavoratori hanno l’obbligo di partecipare a corsi di formazione professionale o altre attività promosse dall’azienda o dagli enti preposti, al fine di favorire la loro reinserimento nel mondo del lavoro al termine della CIG.
È importante sottolineare che la cassa integrazione ordinaria è un beneficio temporaneo e non rappresenta una soluzione definitiva alla crisi aziendale. Lo scopo principale di questo strumento è quello di mitigare gli effetti negativi della crisi sull’occupazione, cercando al contempo di garantire una certa stabilità economica ai lavoratori coinvolti.
Infine, è fondamentale che i lavoratori interessati dalla cassa integrazione ordinaria mantengano una continua comunicazione con l’azienda e l’INPS, fornendo documentazioni e informazioni necessarie per garantire la corretta erogazione dell’indennità. In caso di mancato adempimento degli obblighi, è possibile che l’INPS sospenda o revoca l’indennità erogata.
In conclusione, la cassa integrazione ordinaria rappresenta uno strumento di sostegno economico per i lavoratori e di gestione delle emergenze per le aziende italiane. La sua attivazione e il suo funzionamento sono regolamentati da precise norme legislative e prevedono una serie di obblighi sia per le imprese che per i dipendenti coinvolti.