La NASpI, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un sostegno finanziario introdotto in Italia nel 2015 per sostituire l’Aspi (Assicurazione Sociale per l’Impiego). Questo programma è stato creato per garantire un sostegno economico ai lavoratori disoccupati che hanno perso il proprio lavoro involontariamente.

La NASpI viene erogata dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) e il suo pagamento avviene mensilmente. Ma come funziona il pagamento di questa prestazione? Vediamolo nel dettaglio.

Innanzitutto, per accedere alla NASpI è necessario soddisfare determinati requisiti. Bisogna essere residenti in Italia, essere stati licenziati involontariamente, aver lavorato almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti la richiesta e aver versato un contributo previdenziale per almeno 30 giorni.

Una volta presentata la domanda per ottenere la NASpI, verrà avviata un’istruttoria da parte dell’INPS per verificare il rispetto dei requisiti richiesti. Questo processo può richiedere qualche settimana, durante le quali l’INPS potrebbe richiedere documenti e informazioni aggiuntive.

Una volta approvata la richiesta, il beneficiario avrà diritto a ricevere il pagamento mensile della NASpI. L’ammontare del sostegno economico è calcolato in base all’importo dell’indennità di disoccupazione prevista per l’Aspi, ma con alcune modifiche. Attualmente, per i primi 6 mesi di disoccupazione, l’importo corrisponde al 75% dell’ultima retribuzione lorda mensile. Per i mesi successivi, la percentuale scende al 40%.

Il pagamento avviene generalmente attraverso un bonifico bancario o postale. L’INPS comunica il numero delle mensilità da versare, l’importo e la data di pagamento direttamente al beneficiario. È fondamentale comunicare tempestivamente all’istituto eventuali cambiamenti di indirizzo o coordinate bancarie per evitare inconvenienti nella ricezione dei pagamenti.

È importante sottolineare che il pagamento avviene in base alle mensilità anticipate, quindi sarà necessario verificare regolarmente l’effettiva situazione lavorativa del beneficiario. L’INPS effettua controlli periodici per verificare se il beneficiario ha ottenuto un nuovo impiego o se la sua situazione lavorativa è cambiata. In caso di variazioni, è possibile che l’istituto decida di sospendere il pagamento della NASpI.

Infine, il pagamento della NASpI può essere sospeso o revocato se il beneficiario non rispetta gli obblighi previsti. Ad esempio, se non si partecipa ad azioni di politiche attive del lavoro o alle convocazioni del Centro per l’Impiego, l’INPS può decidere di interrompere il pagamento.

In conclusione, il pagamento della NASpI avviene mensilmente tramite bonifico bancario o postale e l’importo varia in base all’ultima retribuzione lorda mensile. È fondamentale rispettare i requisiti e gli obblighi previsti per garantire il mantenimento del sostegno economico.

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