Innanzitutto, bisogna capire quali sono i materiali necessari per creare un sistema di produzione di biogas in casa. La cosa più importante è avere un digestore anaerobico, che è il cuore del processo di fermentazione dei rifiuti organici. Esistono diverse tipologie di digestori anaerobici, ma il più comune è quello a piccolo volume, che può essere costruito utilizzando materiali di recupero come secchi da vernice o contenitori di plastica.
Una volta avuto a disposizione il digestore, è possibile avviare il processo di produzione di biogas. I rifiuti organici come scarti di cucina, scarti di giardino, foglie, carta, letame animale e a volte anche gli scarti delle produzioni industriali, vengono introdotti nel digestore. È importante miscelare bene questi ingredienti per garantire una fermentazione omogenea.
Una volta che tutti i materiali organici sono stati inseriti nel digestore, è necessario aggiungere acqua per creare un ambiente umido, che favorisce la decomposizione dei rifiuti. Una buona regola generale è quella di mantenere una proporzione di 1 parte di rifiuti organici e 2 parti di acqua. Questa miscela va rimescolata regolarmente per evitare la formazione di sedimenti.
Il digestore deve essere collocato in un luogo fresco e all’ombra, in modo da mantenere una temperatura stabile, che favorisce il processo di fermentazione. È possibile monitorare la temperatura all’interno del digestore utilizzando un termometro. La temperatura ideale per la produzione di biogas è di circa 35-40 °C, ma è possibile biogas anche a temperature più basse.
Dopo circa due settimane, i rifiuti organici all’interno del digestore inizieranno a fermentare, producendo biogas. Il biogas è un gas composto principalmente da (CH4) e anidride carbonica (CO2), ma può contenere anche tracce di altre sostanze come idrogeno solforato (H2S) e acqua (H2O). Il biogas può essere utilizzato per produrre energia termica o elettrica, attraverso appositi generatori.
È importante sottolineare che il biogas prodotto in casa può essere utilizzato per le necessità energetiche della famiglia, come la cottura dei cibi o il riscaldamento dell’acqua, ma non è consigliabile tentare di utilizzarlo direttamente per alimentare apparecchiature come fornelli o stufe a gas, in quanto potrebbe contenere impurità che potrebbero danneggiare tali apparecchi.
Infine, è importante ricordare che la produzione di biogas in casa richiede una certa manutenzione e attenzione. È necessario verificare regolarmente la temperatura all’interno del digestore, controllare il livello dell’acqua e rimuovere eventuali sedimenti accumulati. Inoltre, è importante prestare attenzione alla qualità e alla quantità dei rifiuti organici inseriti nel sistema, evitando materiali inquinanti o tossici.
In conclusione, la produzione di biogas in casa può essere una valida soluzione per ottenere energia pulita e rinnovabile utilizzando i rifiuti organici domestici. Non solo si contribuirà a ridurre la dipendenza dalle fonti di energia tradizionali, ma si avrà anche la possibilità di ridurre l’impatto ambientale legato allo smaltimento dei rifiuti organici.