I barili tradizionali sono realizzati con legno di quercia, che è particolarmente adatto per conservare il vino grazie alle sue caratteristiche chimiche e fisiche. La quercia viene spesso selezionata per la sua densità, resistenza e capacità di trasmettere lentamente il suo aroma al vino.
La costruzione di un di vino è un processo che richiede abilità artigianali e un’attenzione ai dettagli. La prima fase è quella di selezionare le doghe, che sono le strisce di legno con cui verrà formato il corpo del barile. Le doghe vengono accuratamente controllate per assicurarsi che siano prive di nodi o difetti.
Successivamente, le doghe vengono messe ad ammollare in acqua calda per renderle flessibili. Questo passaggio è fondamentale per poterle piegare e dare la forma curva necessaria per costruire il barile. Una volta che le doghe sono state ammorbidite, vengono assemblate e legate tra loro tramite cerchi in metallo o in legno chiamati fasce o cerchiature.
Una volta che le doghe sono state fissate agli anelli di legno, viene applicata una fiamma al barile per tostare le superfici interne. Questo processo è chiamato “tostatura del barile” ed è fondamentale per influenzare il sapore del vino. Durante la tostatura, il legno sprigiona composti aromatici che possono conferire al vino diverse note di vaniglia, tostato o speziato.
Dopo la tostatura, il barile viene attentamente sagomato e levigato per garantire una superficie liscia e uniforme. La parte superiore del barile viene poi chiamato “cappello” e può essere rimovibile o incorporato nel corpo del barile stesso. Questo permette di accedere al vino all’interno o di sigillare ermeticamente il barile a seconda delle necessità.
Una volta completata la costruzione del barile, inizia una fase essenziale per prepararlo all’utilizzo. Il barile viene riempito con acqua calda e viene lasciato riposare per alcuni giorni, in modo da garantire che non ci siano perdite di liquido e che il legno si imbeva correttamente. Questa fase, chiamata “gonfiaggio del barile”, è fondamentale per evitare che il vino venga a contatto con l’aria e per assicurare che il tasso di umidità all’interno del barile sia ottimale per il vino.
Infine, il barile è pronto per l’utilizzo e può essere riempito con il vino. Durante la conservazione nel barile, il vino può trasformarsi e maturare grazie all’interazione con il legno. Il processo di invecchiamento nel legno conferisce al vino una complessità di aromi e sapori che non si otterrebbero se fosse conservato in altri tipi di contenitori.
In conclusione, costruire un barile di vino è un processo che richiede abilità artigianali e un’attenzione ai dettagli. Dal selezionare le doghe di quercia alle tostature, dalla sagomatura alle fasi di preparazione, ogni passaggio è fondamentale per garantire che il barile sia di alta qualità e in grado di conservare e sviluppare il sapore del vino nel modo migliore possibile.